Manuel Astuto Il futuro inizia con il rispetto per il passato e il desiderio di innovare. Vocazione culinaria e talento gestionale in una lucida parabola di creatività e tecnica che non dimentica mai le origini. Si decolla da qui, destination? Confidential information.
di Antonella Iozzo
Bolzano – Nuove rotte ridefiniscono l’orizzonte culinario dello chef Manuel Astuto. Dopo 10 anni lo chef Astuto lascia il Park Hotel Laurin di Bolzano e guarda al futuro con ottimismo e grinta.
Una collaborazione, quella fra il Park Hotel Laurin e lo chef Astuto segnata da impegno, professionalità e passione che nel corso degli anni ha segnato la gastronomia del noto hotel bolzanino. Giovane Executive Chef Astuto ha saputo con umiltà e serietà creare un solido legame con la sua brigata infondendogli l’essenza del lavoro di squadra, la serietà professionale e l’amore per la cucina. Ma non solo, le sue innate doti organizzative lo hanno portato ad interagire con i vari e molteplici eventi che da sempre contraddistinguono l’attività del Laurin.
È qui, che Astuto ha maturato la sua esperienza, ha dato forma e valore al suo concept di cucina teso fra tradizione e innovazione, è qui che ha saputo dar forza alle sue idee creando un connubio esclusivo con il suo staff. Un momento teso nel tempo che ha dato vita ad uno stile in sinergia con le esigenze del luogo generando una solida realtà di settore.
Un vissuto che continua a pulsare in Astuto e che segna il suo sguardo prima ancora che le sue parole << il primo amore non si scorda mai>> ci dice e continua << mi porto dentro ogni centimetro quadrato del Laurin, sono ricordi di un trascorso fra gli umori della mia brigata e i profumi della cucina, fra i ritmi degli eventi e le richieste di molti ospiti illustri come capi di stato e personaggi dello spettacolo>>.
Parla con il cuore Astuto, in ogni sua parola si flette quel misto di sentimento e di consapevolezza vissuta che rende il presente carico di valori e di nuova energia da rilanciare verso nuove prospettive. Ma fra i tanti episodi che hanno caratterizzato la sua presenza al Laurin, Astuto sorride al ricordo delle numerose richieste da parte di ospiti ad orari decisamente fuori dal comune << Si, ricordo per esempio, la sveglia alle 3.00 del mattino per un piatto di agnello, ma i momenti che hanno maggiormente segnato il tempo al Laurin rendendomi particolarmente soddisfatto e felice per dove mi ha condotto questo percorso sono molti come aver cucinato, per ben due volte, come chef privato per il Dalai Lama. E ancora essere volato a Chicago, Milwaukee, insieme al mio vice per cucinare un risotto, in occasione di un particolare evento e rientrare, tutto in 48 ore>>.
E non è la sola esperienza internazionale, sono, infatti, numerosi le tappe formative promosse dal Laurin per il suo staff. Iniziative che accompagnano la crescita e che divengono essi stessi volano di cultura culinaria che anima dialoghi e veicola competenze, e un muoversi generazionale che esplora territori lontani, diversi ma così profondamente vicini all’essenza di creare piatti che gratificano i sensi nello spirito del convivio. Si collocano così le esperienze con lo chef Uri Jeremias dell’Uri Buri, Il miglior ristorante in Israele.
Esperienze e competenza in continua evoluzione. Una costante nella vita professionale di Astuto che continua a ricevere meritate soddisfazioni e gratificazioni come l’ultimo evento dello chef tre stelle Michelin Eckart Witzigmann, The Eckart Witzigmann Award tenutosi nel distretto dell’innovazione “Noi Techpark” di Bolzano. In una location che per una serata ha visto convergere una costellazione di stelle Michelin, Manuel Astuto ha brillato per le sue doti e le sua creatività al servizio della materia prima.
È stato proprio Witzigmann a chiedere ad Astuto una sua creazione culinaria, un piatto icona e simbolo della sua carriera “Come una parmigiana di melanzane”, un omaggio anche al Ristorante di Witzigmann a Monaco Aubergine, ovvero melanzana. <<Si tratta>> continua Astuto << di una finta parmigiana ma che esteticamente sembra vera>>. Un piatto che ci conduce alle sue origini per metà sicule, un’originale interpretazione che rilancia tutta la freschezza e la vivacità dei sapori mediterranei in un look dall’attitudine contemporanea. Talento che corre lungo il filo delle emozioni e, prosegue Astuto << nel caso specifico verso tanti batticuori, sottofondo sonoro che mi ha accompagnato per tutta la serata>>.
Emozioni in equilibrio con ciò che rappresenta la cucina per Astuto <<La cucina è cultura>> afferma e come non condividere una verità che conduce verso un panorama sempre più ampio capace di svelare diversità, creatività e passione. Parole chiavi di un viaggio nella conoscenza del cibo e delle diverse tradizioni alimentari con e le quali interagire per creare proposte innovative ma nel pieno rispetto del prodotto e della cultura di un Paese, questo è nella filosofia di Astuto che riassume in una brevissima frase << Una cucina di buon senso. Ricerca, sperimentazione sì, ma senza eccessi e soprattutto partiamo dalle tecniche di base per creare sapori autentici che non si dimenticano>>.
Vocazione culinaria e talento gestionale in una lucida parabola di creatività e tecnica che non dimentica mai le origini. E adesso? Now Manuel Astuto è proiettato verso nuove sfide e nuovi stimoli, la sua è una dinamicità propositiva ed evolutiva che non conosce limiti o confini. La visione si amplifica offrendo nuove entusiasmanti connettività con i contest del reale che ci circonda.
Per Manuel Astuto è tempo di respirare il proprio vissuto sublimato da gratificazioni e riconoscimenti internazionali, con due forchette dalla guida Michelin, tre cappelli dalla guida Gault&Millau, un cappello della guida Espresso, un stand by prima di regalarci nuove strepitose esperienze gastronomiche, ma sotto quale cielo? Le coordinate del piano di volo non sono note, si vira verso nuove dimensioni del piacere culinario idealmente collegati all’essenza culturale della cucina. Il futuro inizia con il rispetto per il passato e il desiderio di innovare. Si decolla da qui, destination? Confidential information.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(12/10/2020)
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