Masi Award dal Veneto al mondo e viceversa, Roger Scruton, Ágnes Heller, Giosetta Fioroni, Lorenzo Mattotti, Natalino Balasso. Un romanzo di vita che s’intreccia con la cultura del vino.
di Antonella Iozzo
Gargagnago di Valpolicella (VR) – Masi Award, 35 anni di pulsazioni culturali che hanno registrato il battito del tempo e il suo articolarsi attraverso grandi personalità che hanno saputo restituirci uno sguardo sul contemporaneo, quali il filosofo britannico e divulgatore Roger Scruton Premio Masi Civiltà del Vino, Ágnes Heller scrittrice e filosofa Grosso D’Oro Veneziano, Giosetta Fioroni artista visuale, Lorenzo Mattotti fumettista e illustratore, Natalino Balasso autore teatrale, attore e scrittore, Premio Masi Civiltà Veneta.
Masi Award. Un romanzo di vita che s’intreccia con la cultura del vino, terroir di esistenza che da sempre racconta, la storia dell’uomo e la sua complessità. Sorsi di vita e di vite che il Premio Masi continua a distillare identità, valori e territorialità. Sono i cardini di una civiltà futuro anteriore dal quale proveniamo e al quale giungiamo e che la famiglia Boscaini, l’azienda Masi, la Fondazione e tutte le persone che vi lavorano rendono linfa vitale, materia identitaria, dove le proprie radici culturali creano la massima espressione dell’uomo esattamente come dal un mix di fattori nasce il miglior vino, il miglior Amarone.
Dal Veneto al mondo e viceversa in un interazione di energie che veicolano menti aperte e lungimiranti capaci di ridefinire le prospettive del presente e indurre alla riflessione, all’interazione privilegiando il confronto tra visioni e linguaggi e dando a ciascuno di noi la possibilità di sviluppare il proprio senso critico.
Per Masi award alle Cantine Masi, l’incontro con i protagonisti e la storica firma della botte da parte dei premiati, tradizione e contemporaneità transitano in forme espressive diverse ognuna delle quali diventa straordinario movimento performativo nelle parole di Ágnes Heller, memoria, trasmissione del passato e avanzare del tempo diventa testimonianza negli occhi del ricordo. È un percorso quello che si inscena nel fascino delle Cantine Masi che suscita interrogativi e indicano alcuni temi di fondo, attualissimi, su cui riflettere, piattaforma di un presente immancabilmente legato alla storia e al suo passato dal quale è figlio, sentiero sul quale avanza Roger Scruton, accademico, curatore, editore, avvocato e autore di opere che spaziano dall’estetica all’etica fino alla politica, ammalia il pensiero del suo pubblico smuovendo certezze e avanzando verso una cultura occidentale pregna della sua storia. Contemporanea verità la sua, che custodisce il senso, l’etica e l’estetica di chi ci ha preceduto, tanto che nel suo saggio eno-culturale “Bevo dunque sono” (2009), ogni filosofo è accostato ad un vino- è un patrimonio immortale, è vita che continua in nuova vita. Il vino come pensiero come anima, come frutto dell’uomo e della terra. Un ode dalla quale proveniamo e alla quale apparteniamo inconsapevolmente e intimamente, un legame oltre i secoli che nelle sue declinazioni più attuale riconduce l’uomo alla convivialità, alla riflessione, alla meditazione, ieri come oggi l’uomo, il tempo, l’esistenza.
Masi Award è anche Arte e arte dello spettacolo con i Premiati della sezione Civiltà Veneta, Giosetta Fioroni, la cui premiazione ricorre nel trentennale della scomparsa di Goffredo Parise, del quale Giosetta è stata fedele compagna sin dal 1964, condividendo l’anima e il cuore del Veneto. La Fondazione Masi con questo gesto rende omaggio allo scrittore veneto, sensibile interprete di una emozione materica che fende la scrittura in vissuto. Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore, ha portato in Francia, dove vive, un disegno denso e profondo che affascina chiedendo di entrare nelle sue dinamiche. Natalino Balasso, versatile erede della Commedia dell’Arte italiana, porta in se i tratti autentici del Veneto fedele a se stesso, esplorare il quotidiano per restituircelo nella sua complessità e frammentarietà in chiave comica. Il Veneto è nelle loro corde, anzi nella loro arte simbolo di vita e di espressività. Dal teatro alla tela passando per il fumetto gesti che imprimono il sentimento, diventano esperienza estetica, quasi poesie della nostra cultura in una personalissima versione che danzano, esprimono le molteplici immagini del nostro andamento contemporaneo cercando di restituire il volto del nostro presente, quanto reale spetta a noi dirlo.
Masi Award al Teatro Filarmonico di Verona, la premiazione in un talk show condotto dal giornalista Alessandro Milan. Sul palcoscenico insieme ai premiati Sandro Boscaini e Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi. La cultura on the stage ha sedotto un pubblico entusiasta e visibilmente soddisfatto di far parte di un Veneto che apre le sue porte oltre i confini territoriali e veicola l’essenza del fare e del produrre cultura, creatività e imprenditorialità. È una continua esplorazione che rende straordinaria ogni pagina di vita dedita con impegno alla crescita.
Masi è la famiglia Boscaini e la famiglia Boscaini è tradizione, identità, imprenditorialità che rende i risultati solide emozioni, il riconoscimento a Joseph e Rupert Berkmann della Berkmann Wine Cellars importatore leader nel Regno Unito per l’impegno con il quale ha diffuso il mondo Masi ne è la più eloquente conferma.
La famiglia Boscaini, rappresentano la massima espressione dell’Italia del vino con la loro indiscutibile capacità di rimanere fedeli alla tradizione e al contempo innovarsi, di capire e interagire con i ritmi del presente e del mercato, di essere prima di tutto Civiltà Veneta e di comunicarlo in oggi calice di vino in qualche angolo del globo.
http://www.fondazionemasi.com/ita/ http://www.masi.it/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(03/10/2016)
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1