Wines from the south of Europe Mediterranean Wines, un viaggio nel gusto che si trasforma in una esplorazione molto profonda sulla storia della civiltà, all’interno del Padiglione dell’Emilia Romagna. Paesi che s’incontrano, sapori che si scoprono.
di Antonella Iozzo
Verona – Wines from the south of Europe. È tempo di degustare con consapevolezza e intelligenza la cultura enogastronomica che da millenni rivela l’identità di un popolo e crea convivialità.
A Vinitaly, quest’anno è stato riproposto il progetto, appunto, Wines from the south of Europe -Mediterranean Wines” per la promozione di un consumo intelligente del vino. Capire la cultura e le usanze dei luoghi è un viaggio nel gusto che si trasforma in una esplorazione molto profonda sulla storia della civiltà. Il cibo è vita, rivela tradizioni, scelte etiche e religiose, il vino il suo perfetto alleato, fonte di nutrimento un tempo, piacere culturale, sensoriale e conviviale oggi. Wine style, wine, experience, wine lovers, wine business, una realtà che conferma la straordinaria armonia evolutiva del vino.
Se l’appetito vien mangiando, come recita un vecchio detto, la salute vien mangiando bene e degustando con intelligenza. Principi di uno stile di vita sano e in empatia con la bellezza di vivere di gusto e con gusto. È ciò che vuole comunicare il programma finanziato dall’Unione Europea che l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna porta avanti con la Camera di Commercio del vino della Trakia (Bulgaria) e al Consorzio Produttori della Grecia con l’intento di promuovere i vini Dop e Igp di queste regioni. Dall’antichità vi è un legame tra il vino e l’uomo un legame inscindibile modellato, plasmato, modificato dal tempo e dai luoghi, nato dalla terra e riconduce alle origini. Scoprirli è possibile anche se non soprattutto degustando un calice di poesia che esprime versi di passione e tradizione.
All’interno del Padiglione dell’Emilia Romagna si sono tenuti interessanti seminari, workshop e approfondimenti sul tema. I mercati seguono le tendenze è il nuovo percorso intrapreso dal consumatore odierno si manifesta nell’interesse per i luoghi, i gusti e la storia che descrivono come un alimento arriva nei nostri piatti, nasce da qui lo spirito di una degustazione particolare con vini proposti dalla Plovdiv Regional Vine and Wine Chamber (Trakia, Bulgaria) e da alcuni produttori greci in abbinamento con piatti locali.
Tra le diverse proposte, uno dei menu bulgari proponeva “Insalata di patate con fagioli rossi”, arricchita di erbe aromatica per un tocco fresco ed invitante. “Kavarma kempap” ovvero spezzatino di maiale arrosto, la tipicità bulgara nella sua veste più autentica. Speziato, ricco e gustoso. La carne molto tenera, si scioglie delicatamente, il segreto sta nella lunga e lenta cottura che ne esalta le caratteristiche. Un piatto invernale che scalda e sazia riportandoci con la mente alle fredde sere bulgare, in abbinamento un Rubin 2013 from Brestovitsa, rosso intenso e deciso quanto tannico.
Per concludere una “Cheesecake ai due colori” originale versione del conosciutissimo dolce statunitense. Tartina di pasta frolla arricchita di crema e cioccolato per new version che sorprenderà il palato goloso del pubblico.
Paesi che s’incontrano, sapori che si scoprono carichi di storie da raccontare all’ombra di un calice. Divagazione sensoriale ed enogastronomica nel segno della convivialità.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(07/04/2015)
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