Metullio. Ristorante La Siriola. Dietro il sorriso della gioventù, la determinazione e la responsabilità. Il mare e la montagna in costante movimento si abbracciano nell’ars di Metullio e le consistenze diverse si fondono in perfezione.
di Antonella Iozzo
San Cassiano (BZ) – Ristorante La Siriola, Hotel Ciasa Salares, chef Matteo Metullio, una stella Michelin, il desiderio gourmet ha trovato casa.
San Cassiano, Alta Badia, un luogo unico nel paradisiaco affresco delle Dolomiti, dove la tensione sublime dell’infinito è palpabile sentimento dell’esistenza. E’ qui che suggestioni e immaginazione inscenano il canto della natura, affiancando quello della Siriola, l’usignolo delle Dolomiti che canta solo al calar della sera dipingendo il tramonto di romaniche evocazioni. Scenografia perfetta per Matteo Metullio, giovane talento vocato alle emozioni del gusto. Energia, fermento creativo, abilità tecnica e carattere. Una felice combinazione di elementi che ben presto lo hanno proclamato astro nascente nel firmamento delle grandi stelle gourmet.
Dietro il sorriso della gioventù, la determinazione e la responsabilità di una brigata motivata che lo segue e lo stima. Un team coeso nel cuore di una tradizione familiare, quella della Famiglia Wieser. Più he semplice proprietaria, anima e cuore, mente e dedizione al servizio dell’ospite, e ogni giorno è un giorno che si veste di nuova luce e di antica memoria nell’abbraccio della qualità e dell’ospitalità.
Il Ristorante La Siriola è uno scrigno carico di charme. Nelle sue piccole sale l’allure di un’eleganza essenziale e pulita si accorda a tocchi di design. Il legno veste l’illuminazione, i colori vivaci di un’opera d’arte impreziosiscono una parete, impressioni floreali e delicate siriole in bianco compongono una tavolozza decor lirica e raffinata. Il servizio impeccabile e il calore della Famiglia Wieser toccano tutte le corde delle emozioni e l’esperienza culinaria si rivela un viaggio gastronomico intenso e profondo, culturale e sensitivo.
Nulla è lasciato al caso, tutto è armonia, evocazione e piacere dei sensi. La cura riservata ai dettagli si rivela in ogni gesto e la personale cifra stilistica dello chef Metullio rilancia continuamente una cucina leggera, in continua evoluzione, legata all’alta qualità della materia prima a prescindere.
L’aperitivo è solo il preludio: “Arancino di riso al wasabi e limone, maionese d’ostrica” un’esplosione di sapori, un rilancio di freschezza e intensità dal wasabi mitigato dal limone che ridefinisce la classicità dell’arancino. Easy e glam la “Patata bar sport: chips di patata alla paprika, arachidi, polvere di olive” il più tradizionale degli aperitivi rivisitato e corretto con proporzioni estetiche e croccantezze da maestro. Pomodoro, cetriolo, pane raffermo e il ricordo della “Panzanella” sfiora il tuscany sentiment rinascendo ad alta quota.
La presentazione è simbiosi estetica tra design che veste la tavola e l’arte compositiva di ogni singola portata. Sostenibile leggerezza del pathos comunicativo e assoluta competenza trait d’union per Metullio, che calibra le proporzioni per creazioni che parlano di modernità e saperi, di cultura del cibo e sua costante evoluzione. Le “Seppie nere, mandorle, spuma di patata allo zafferano” in una bolla di vetro, appositamente creata da un piccolo studio di design di Bassano del Grappa, sono arte in movimento, dall’effetto visivo in progress. Siamo noi, man mano che interagiamo con il piatto, a creare pennellate di arte culinaria: il nero delle seppie sul fondo emerge come note blues e s’innesta alla vaporosità della spuma, i delicati tagliolini di seppie si lasciano avvolgere e l’anima si risveglia.
Entrée che sorvola il concept della tradizione rivisitata con “Amatriciana, chips di bacon, scalogno in agrodolce, pomodori secchi, mousse di pecorino di Pienza”, storica espressione della cucina italiana nella sua scomposizione metafisica e allo stesso tempo primordiale. Il piedistallo è un sasso su di esso la croccantezza del bacon sul quale si adagiano i tipici ingredienti. Gusto chiama gusto e lo chef Metullio risponde con coerenza e originalità.
Nei calici Franciacorta Cuvée Presige “La Siriola” Cá del Bosco e Champagne Ayala Brut Majeur, variazioni sul tema del perlage che seducono le diverse aspettative del palato con classe e personalità distinte.
Il mare e la montagna in costante movimento si abbracciano nell’ars di Metullio e le consistenze diverse si fondono in perfezione, “Animella di Vitello, insalata di mazzancolle crude, mela verde, spuma d’aglio dolce”, mediterranea essenza, carica d’identità che trionfa in equilibrio, dolcezza e acidità, intensità decisa e tenerezza non chiedono, offrono la cifra stilistica dello chef: l’italianità a tavola, un patrimonio dal valore unico che identifica la nostra cultura. Wine expression con Pinot Grigio “Fuoripista” Elisabetta Foradori, affinato in anfora. Colore ramato, raffinata eleganza al palato, fine persistenza.
Se l’identità di un Paese è nel cibo le scelte etiche dello chef Metullio ne confermano il valore. Al cuore dell’autenticità la materia prima a “KmVero”. A ciascuna regione la propria eccellenza per caratteristiche geografiche, cultura, tradizioni. Si parte da qui per lasciar al piatto finito il compito di emozionare l’ospite attraverso la voce solista dei suoi singoli ingredienti. Fusion di regioni a vantaggio di una ragionevolezza salutare e qualitativa che esalta la materia prima e trionfa nella vera espressione del gusto, senza confini. Piatto simbolo di questo concept lo” Spaghetto freddo a km 4925”.
La presentazione è la sua iconica espressione. Una cartina dell’Italia evidenzia i luoghi d’origine dei prodotti: Liguria, Alto Adige, Campania, Puglia, Calabria ognuna presente con la propria eccellenza. Dalla pasta al grano duro di Gragnano all’olio d’Imperia, dal gambero pugliese al basilico calabro, fino alle uova e al legno di cirmolo altoatesino. Nella neutralità del vetro una suite abilmente orchestrata: lo spaghetto all’acqua di pomodoro con l’effetto brace dell’olio, nella vaporosità delle maionese e della verve del basilico, da consumare con posate di legno. Sensazione che crea calore e atmosfera, senza invadere la musicalità della composizione.
In abbinamento Vitovska Solo MM11 Vodopivec, il Carso trionfa con maestosità, autoctona espressione intenso ed elegante.
Lucida follia creativa nella consapevolezza della verità nel piatto “Risotto alla liquirizia, ostriche in tempura, ricci di mare, yuzu”. Arte, intuizione, ingegno e la passione per il cibo diventa parabola ascensionale sulle vette della perfezione. Un’armonica esplosione di sapori che trova nuova forma espressiva nel dualismo avvolgente e deciso, suadente e lirico della liquirizia e delle ostriche, su tutto quella nota che conferisce carattere e soft touch, lo yuzu, piccolo agrume giapponese raro e ricercato per il suo sapore aromatico.
Profumi che elevano e abbracciano l’elegia del Gewürztraminer 2012 “Les Princes Abbés” Domaine Schlumberger, mineralità suadente e dolce avvolgenza danzano con le note di liquirizia del risotto, creando una vertigine dei sensi disarmante. Pura seduzione capace di scivolare sulla pelle dell’anima in un continuum pericolosamente dilagante nell’amplesso emotivo. Le stelle stanno a guardare, lo spirito tesse la sua trama tra arte culinaria e wine passion sul borderline dell’allegrezza cosmica.
Il viaggio gastronomico dello chef Metullio ha come destinazione le vette del piacere, attraverso i miglioro prodotti “Petto di faraona affumicata, purè d’arachidi, taccole, pommes de terre e carotina all’ace. Insalata di cosce di faraona, maionese alla senape, lattuga e sensazione d’aneto”, la semplicità delle verdure si sposa alla creatività e all’amore per la cucina, rielaborati dal tocco magico dell’intraprendenza. La cottura della carne è superlativa e la profondità del piatto in linea con la ricercatezza, mai ostentata del Pinto Nero 2012 Riserva “Matan” Pfitscher.
L’atmosfera di eleganza e di raffinatezza deliacamente ci avvolge accompagnandoci al dessert, che si sdoppia e rinasce esperienza chocolate con una promanade nella “Chocolate Room”. Un luogo fatato, dove le tentazioni scoprono più di 40 tipi di cioccolato, provenienti dai migliori paesi produttori e coltivatori della fava di cacao, ovvero, Sudamerica e Africa. Tante cadenze fra cui gli aromatizzati alla liquirizia, peperoncino e menta; i ricoperti come zenzero, arancio, limone e fichi e … dulcis in fundo lo zampillio languido della fontana di cioccolato 70% dal Venezuela con olio extra-vergine di oliva che magicamente ci regala, direttamene dalle mani dello chef, “Il Magnum La Siriola”, un pre -dessert che richiama la purezza dei sapori e la ricercatezza.
Rapporti di amorosi sensi che continuano con il “Cannolo al sesamo, mousse al cioccolato bianco, papaya e gelato al curry de Madras” e il Traminer Aromatico Passito 2013, Bellaveder. Sfumature diverse accendono la passione e scoprono una rapsodia di sapori giocata sui contrasti che trovano nuova forma espressiva tra le forme gourmet del talentuoso chef Metullio.
Swett collection per un tributo ai dolci sogni con la piccola pasticceria: “Lampone frizzante in nuvola di zucchero, Macaron zafferano e arancia, Cheesecake mango e frutto della passione, Operà” uno spettacolo cromatico, una danza di sapori, un’evocazione di vibrazioni sensoriali tra l’incanto e il fiabesco. Dalle note più profonde del cioccolato alla freschezza sostenuta dell’arancia, del mango e del frutto della passione, passando per il morbido abbraccio di una cheesecake che chiama a se la voluttà.
Ogni creazione un microcosmo di talento e abilità tecnica che raggiunge il cuore di ogni ospite per attimi eterni che scolpiscono le sensazioni in ricordi vivi e intensi. Sul fondale l’immenso, l’assoluto, l’inafferrabile e ogni fibra del nostro essere ne avverte il pathos. Ristorante La Siriola, l’esperienza multisensoriale diventa filosofia di vita sia per l’ospite che per chi ospita sempre pronta a trasmettere il carattere unico di un’accoglienza di famiglia.
Ristorante La Siriola
Hotel Ciasa Salares
Strada Prè de Vì 31 . Loc. Armentarola I-39036 S. Cassiano Alta Badia Dolomiti.
tel. +39 0471 84 94 45 fax +39 0471 84 93 69
http://www.ciasasalares.it/it/ristorante-la-siriola.html
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(04/07/2016)
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