MWF just wine living. Per Helmuth Köecher, rileggere la storia vitivinicola è un viaggio tra l’orografia della qualità senza compromessi. Ieri come domani il vino incontra il mondo, fascinazione business che genera emozioni e ne scopre l’anima.
di Antonella Iozzo
MWF just wine living – Merano Wine Festival, now the 23 edition, forever tributo all’eccellenza enogastronomica internazionale. Wine exbition to go Merano dal 7 al 10 novembre scorso, per scoprire una collection di alta qualità che ha debuttato negli incontri tra produttori e operatori del settore, tra sorsi unici e wine lover, tra wine fashion e wine tasting, succede tutto a Merano, nel segno di Helmuth Köecher. La preziosità nasce sempre da una mente fulgida e dalla costanza nel tempo e il MWF nel corso degli anni ha plasmato una tradizione evolutiva e innovativa che divine sempre storia della cultura enologica e gastronomica del presente. Incontri, eventi, conferenze, premiazioni, degustazioni, tutto ruota intorno al vino, tutto celebra l’essenza di un prodotto che racconta e rappresenta il territorio, i gusti, le tendenze, l’economia, la filosofia di chi lo vive giornalmente. È un comunicare attraverso sorsi di qualità il concept e l’anima, è un plus dinamico di strategie rivolte al mondo il Merano wine Festival ne ridefinisce l’orizzonte.
Successo di pubblico in crescendo anche quest’anno che conferma il Festival come la nuova continua meraviglia del wine sulle scene del business come nella vita.
Per Helmuth Köecher, rileggere la storia vitivinicola è un viaggio tra l’orografia della qualità, senza compromessi, contrassegnata dal rispetto per la natura e della valorizzazione del terroir. È un viaggio che ci conduce verso grandi vini nati dalla lungimiranza e dalla profonda passione di grandi uomini. Da questa convinzione è nato Cult 2014: 40 aziende che da almeno 23 anni sono l’essenza esclusiva del panorama wine, venerdì 7 novembre al Pavillon des Fleurs, all’interno del Kurhaus, hanno intessuto una trama di unicità qualitativa con pennellate che dal rosso più intenso al giallo oro più lucente sono state capaci di ricreare, in un pomeriggio, l’opera d’arte più rappresentativa ed esaustiva del vino italiano, un capolavoro senza tempo che si accende di assoluto con la Tenuta San Leonardo, d’intraprendenza sopra le righe con Allegrini, di verve in divenire con Cantine Ferrari, di storicità evolutiva con Cantine di Terlano, di antica tradizione con Marchesi Atninori e Ornellaia, solo per citare qualche grande firma che continua a far sognare i nostri sensi.
Appuntamenti che esplorano tutte le sfumature del vino come Focus Romania con i vini selezionati dal CEO del MWF e dalla sig.ra Marinela Vasilica Ardelean – “The best Sommelier of Romania 2014”. 15 aziende quasi testimonial di una terra con 6000 anni di storia enologica. Vocazione che Helmuth Köecher, ha posto in primo piano ponendo alla nostra attenzione una terra capace di regalarci soddisfazioni sorprendenti che risiedono in quel passato che la rende Dacia Felix Vinum.
Emozioni internazionali che si espandano, si dilatano becoming dal Sud Africa, la Slovenia, gli USA, Österreich e qui una raffinata seducente liquidità olfattiva ammalia i sensi. E’ il sunto poetico della Prädikatsweingut Payer Rudolf, il Trockenbeerenauslese Chardonnay Burgenland 2009 e il Bouvier Trockenbeerenauslese 1999, sono effluvi di soavità mai stucchevole. Una perfetta acidità bilancia gli zuccheri e crea quel dolce naufragare fra le sponde del sentimento. Elisir che sovrasta il vorticoso afflusso dei visitatori del Merano WineFetrival e scivola lentamente nella beatitudine. Non possiamo lasciare il corner internazionale, senza far fluire nel calice il fine perlage degli ottimi champagne francesi, come lo champagne G. H. Munn, estremamente elegante il G.H.Mumm Blanc de Blancs, 100% Chardonnay, entusiasmante il G.H.Mumm Millesimé 2006 Pinot Noir e Chardonnay, in idillio. Desideri persistenti che evaporano in perlage con lo Champagne Legras & Haas, che ci affascina con i suoi Grand Cru 100% Chardonnay , Brut Blanc de Blancs e Brut Blanc de Blancs, Millésimé, Grand Cru 2008. Diamanti incastonati nella storia dello Champagne che lasciamo per i tesori di casa nostra ad iniziare dalle bollicine Ferrari fino ai Franciacorta.
La qualità disegna una trama a tinte decise che esprime il panorama italiano in tutte le sue caratteristiche da Nord a Sud. Un fil rouge che inizia dal Trentino Alto Adige, dove ritroviamo Tenuta San Leonardo, l’Azienda Pojer e Sandri, le conferme altoatesine che portano il nome di Cantina San Paolo, Elena Walch, Cantina Cortaccia, Manincor, Cantina Tramin, e tante tante altre. Un susseguirsi di piccoli ma interessanti produttori e di cantine prestigiose che hanno legato il loro nome alla storia dei vini italiani, dall’amarone al barolo da Masi a Bertani da Zenato a Pio Cesare a Marchesi di Barolo, e ancora Fontanafredda che presenta le sue linee in armonica concordanza con il terroir. E ancora le pagine del Merano WineFestival si tingono di rosso brunello e sangiovese, di tagli bordolesi e di felici interpretazioni che dall’Ornellaia ai Marchesi Frescobaldi che lascia il segno nel profondo dell’anima con la Tenuta Luce della Vite, impact emozionale, olfattivo e visivo.
Sunto armonico di una full immersion al Merano WineFestival che continua a unire universi lontani ma vicini per lo spirito e la qualità come i Consorzi, tra cui il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, il Consorzio Tutela Lugana DOC , l’Istituto Trento DOC, i Viticoltori Alto Adige ed i Vignaioli della Val Venosta, una piccola realtà coesa e propositiva che offre l’eccellenza con vini che esprimono tutto il carattere e l’anima della loro Valle. Appena fuori il Kurhaus, il palcoscenico della Regione Piemonte, protagonisti le DOCG e le DOC. Eleganza lineare nei toni del bianco e forme nitide e pulite che pongono sul podio il vino che invita all’assaggio. Secco, bianco, fruttato quanto basta, è il Gavi sonorità contemporanea dal retrogusto antico. Cambio di stile con il Roero che nel suo rosso corposo ma di facile beve, presenta il suo territorio dai ritmi alternati, scoscesi e dall’andamento scostante. Una variazione sul tema delle Langhe che culmina con un inaspettato, leggero, semplice, brachetto d’Acqui, nella versione tappo raso con leggerissimo perlage. Il rosso stempera la sua intensità, l’aroma si espande in petali delicati e la dolcezza mai stucchevole stimola ad abbinamenti originali inconsueti che svela un certo fashion pop che riassume tutti i suoi punti forza.
Una degustazione emozionale iniziata con la professionalità della sommelier A.I.S. Giuseppina Raineri, delegato Alessandria-Acqui Terme e del suo collega Stefano Ferrando. Spiegazioni dettagliate, professionalità e il senso dell’ospitalità cesellato in un sorriso. È come se una guida, mai invadente, ci accompagnasse per mano tra le nuance e le forme del territorio piemontese e lasciasse comporre alla nostra sensibilità le rime di una poesia in divenire.
Merano Wine Festival days, multiforme e multisfaccettato con un corollario di eventi nei luoghi più esclusivi di Merano e dintorni. Le presentazioni si susseguono, le novità, i dibattiti e naturalmente le degustazioni.
All mad about MWF con Gourmet Arena. Culinaria, BeerPassione e Chef’ challenge, just the taste. Promenade in una sinfonia di sapori dall’eccellente qualità. Dal dolce al salato e viceversa la migliore immagine del gusto trionfa a Gourmet Arena. Produttori che presentano i loro prodotti, pubblico curioso e attento a scoprire ogni più piccola sfumatura gustativa o curiosità. Ed è proprio qui che scopriamo una raffinata tentazione: preziosa, morbida liquirizia avvolta da cioccolato belga nelle varianti del bianco o del fondente . E’ una regalità che si scioglie in bocca e dilaga di vorticose sfumature che ci conducono alla polvere di liquirizia, allo sciroppo e altri prodotti usati dai migliori chef per creazioni culinarie proposte da Bomenu, food design, per una bellezza estetica da gustare e respirare.
Hot spot su Bottega vini e distillati che affascinano e seducono. Inaspettate titolazioni del palato interagiscono con l’olfatto e conducono la mente verso un viaggio tra l’avvolgenza del cioccolato e la verve raffinata e suggestiva della grappa vaporizzata in nuvole di essenza. Un invito a scoprire l’appeal dei sorsi Bottega.
Merano Wine Festival, wine living tra storia ed innovazione, tra tradizione e modernità. Ieri come domani il vino incontra il mondo, fascinazione business che genera emozioni e ne scopre l’anima.
http://http://youtu.be/ao–mOLKvCY
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(11/11/2014)
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