Il Ristorante Rubacuori si apre alla meraviglia del gusto, cullando l’immaginazione nel solstizio dei sensi, è come se un disegno sonoro nato dall’anima s’intrecciasse con i profumi di ogni portata. La fiaba continua in una tavolozza culinaria che seduce con grazia e coinvolgimento empatico.
di Antonella Iozzo
Milano – Ristorante Rubacuori, Château Monfort Milano, romantiche evocazioni di gusto da vivere attimo per attimo. Come nel regno delle favole la sala rubacuori con le sedute a forma di cuore, le luci soffuse e la suggestiva e ovattata atmosfera, regala il fascino di una poesia dipinta sulla pelle dei nostri sogni.
Luogo perfetto per un’incontro romantico, ideale per runa sobria e raffinata cena da ricordare. La calda e discreta ospitalità di Michele Garbuio, sommelier e manager restaurant, è il preludio di una sinfonia sotto il segno del porcino orchestrata dal sous-chef Domenico Mozzillo.
Eccellente materia prima che dipana le sue intense note olfattive. Il porcino, re nel regno dei funghi, rimane sovrano in ogni piatto grazie all’abilità tecnica del sous-chef.
Sottile mistero che necessità di una leggera suspance, delizia esultante il contrasto con il richiamo della terra, lo Chef ci propone come benvenuto “Zeppola di polipo, crema alla senape e mente”. Diadema incastonata tra la scogliera frastagliata della pastella, un brivido fresco che riverbera dalla mente e accende il gusto deciso della senape, poi tutto si placa nel perlage elegantemente fine del Ferrari Perlè 2007.
Il preludio è una scenografica sequenza di sapori che inizia decantando le note più aromatiche del “Porcino impanato, foie gras e crema di porcini”. Indegnità sostenuta e calibrata, avvolgente consistenza del fungo che si lascia mordere nelle sue fibre tenere e polpose, forti emozioni, morbide sensazioni, che si librano nel calice di Sauvignon 2010 Maso Thaler, equilibrio, rotondità perfetta acidità e pulizia della bocca.
Vellutata poesia ed energica vitalità sonora sono le liriche architetture che compongono una creazione culinaria dal sicuro impatto visivo. “Tagliolini con crema di Asiago e porcino su tartara profumata al porcino”, gocce di crema di pomodoro e di prezzemolo che si presentano come perfette sfere sul fondale bianco del piatto. In ogni boccone tutta l’armonia degli accordi aromatici e la morbidezza, quasi vaporosa, della tartare che equilibra la densità della crema al formaggio che abbraccia i tagliolini. Consistenze ottimamente bilanciate capaci di diramare in lontananza il richiamo delle Langhe con un nebbiolo 2012, amabile eleganza, note vellutate, eppure vivaci.
Il Ristorante Rubacuori, si apre alla meraviglia del gusto, cullando l’immaginazione nel solstizio dei sensi, è come se un disegno sonoro nato dall’anima s’intrecciasse con i profumi di ogni portata. Una coreografica messa in scena che continua nella voluttà della “Guancia di Vitello brasata all’Amarone, patate prezzemolate e porcini”.
Petali carnosi, quanto vellutati, si sfrangiano delicatamente al palato, l’Amarone, nobile e fiero, regale e leale, nella sua verità di vino ne tesse la trama. In controcanto, la semplicità sconcertante della mattonella di patate, gusto pieno e morbido, leggero e naturalmente sincero. Richiamo alla terra che rinasce nel cantico dei porcini. Tutto scivola sopra il calice di Amarone Riserva 2005, La collina dei Ciliegi. Note di cioccolato, di prugna matura, di calda evanescenza nel profumo della ciliegia, flessibile curva di essenze e il pensiero si posa sui gesti della Valpolicella, ai suoi colori, al suo terroir.
La fiaba continua in una tavolozza culinaria che seduce con grazia e coinvolgimento empatico. Bagliori soffusi e dolce valenze accompagnano il finale, deliziosamente invitante: “Zuppa inglese rivisitata con crema al limone e fragole”. Fascinazione goduriosa che stilla la freschezza avvolgente del limone. Ode alla vastità del piacere che titilla le papille gustative per un godimento sensoriale senza fine. Empasse per un brindisi con un Passito delle Colline del Milanese, un assaggio estratto dalla carta dei vini lombardi, dalla Franciacorta, all’Oltrepò Pavese, dalla Valtellina al Moscato di Scanzio, solo per citare alcune zone, una suite che presenta la migliore espressività enologica regionale, che affianca la Carta Vini internazionale, dove compaiono i grandi classici e le piccole realtà che impreziosiscono questo fantastico mondo.
La notte cala con il micromosaico composto dalla piccola pasticceria, la musica evapora in un adagio che accarezza la notte, i sogni iniziano la loro danza e le stelle spengono le luci sul più fiabesco degli incantesimi, Ristorante Rubacuori, of course.
Château Monfort Hotel
Corso Concordia 1 – 20129 Milano
tel. +39 02 776761 – fax. +39 02 77676832
www.hotelchateaumonfort.com
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(15/10/2014)
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