Tenuta San Leonardo, Lido Palace Hotel, chef Giuseppe Sestito, come per dire l’eccellenza enogastronomica ha trovato la sua dimensione ideale.
di Antonella Iozzo
Riva del Garda (TN) – Eccellenze enogastronomiche nel sapore della convivialità al Ristorante Il Re della Busa Lido Palace Hotel Riva del Garda. Il direttore Gabriele Galieni ci apre le porte di questo scrigno a cinque stelle adagiato sul lago, svelando la cucina del cuore dello chef Giuseppe Sestito in una serata dedicata ai vini della Tenuta San Leonardo.
Sal Leonardo wine, vini di carattere nella declinazione della qualità assoluta. Ispirati dall’esperienza e dalla conoscenza fedeli alleati del tempo e della passione della famiglia Gonzaga. Una lunga storia iniziata nella 1894, tramandatosi di generazione in generazione. Un percorso carico di passione e di dedizione mai spentasi come conferma lo stile di Anselmo Guerrieri Gonzaga alla guida dell’azienda di Famiglia che nelle orme del padre Carlo volge lo sguardo al passato per un futuro lungimirante e dinamico che nasce dal rispetto per il vigneto, prima di tutto.
Charme natalizio che si srotola da decorazioni eleganti e raffinate, calda accoglienza, luci soft che valorizzano la location esaltandone le linee informali ed essenziali.
Bubbles with Champagne Carte Blanche Bauget-Jouette per iniziare, una coreografia di sorrisi punteggiati da conversazioni gradevoli e musica in sottofondo.
Ouverture San Leonardo wine nelle cadenze di un racconto che nelle parole di Anselmo Guerrieri Gonzaga assume le sfumature di un romanzo in un sol gesto, quello del vino. E’, come se con le parole tracciasse l’orografia della Vallagarina, fino a giungere lungo la strada provinciale che costeggia la riva sinistra dell’Adige a Borghetto All’Adige in Trentino, dove si trova la Tenuta. Poi, il racconto si fa più intenso man mano che sfiora un vissuto che s’intreccia con la natura, con il territorio, con chi vive e lavora la terra. Fin quando tutto inizia a prendere forma nel taglio bordolese dei loro vini, nulla è lasciato al caso e il tempo entra in scena distillando espressività e vecchie annate.
Una musicalità che si fonde con la danza degli equilibri nelle creazioni preparate dallo chef Sestito ad iniziare da un “Involtino di scampo e mozzarella di bufala, capperi di Pantelleria, Agone del Garda e limone candito”. Leggero, raffinato, poetico, nella fragranza di aromi e profumi che s’innalzano in un armonica partitura abilmente orchestrata. La freschezza del carpaccio di scampi avvolge la morbidezza della mozzarella nel rilancio sapido dei capperi giocato con dolcezza del limone candito. L’agone disidratato e polverizzato, invece, è il mordente creativo che dona complessità al piatto.
Nel calice l’armonia evolutiva fresca e vibrante di “Vette” San Leonardo 2016, il bianco per eccellenza, il Sauvignon Blanc dalle note aromatiche esuberanti che invitano a un sorso nitido e asciutto. Calice che ci accompagna anche con il secondo piatto, “Lavarello del lago di Garda speziato, crema di scarola con uvetta e pinoli”. La scarola si fa cremosità avvolgente e poi leggerezza in frammenti annaffiati da gocce di aceto di mele, corollario perfetto per la delicatezza del lavarello cotto a vapore, si scioglie in bocca, rivelando un mix di spezie come la curcuma che ne esalta il sapore.
Classico senza tempo ed estetica contemporaneo, ovvero dimensione Lido Palace. Quasi una fotografia che diventa immagine copertina per momenti da condividere e ricordare. Linee essenziali e gastronomia sono i tratti distintivi che rendono ogni serata evento the event tra people, wine e lifestyle.
E le sorprese continuano fra food e wine con il “Fagottino di patate con carbonara al formaggio Vezzena, crema di zucca e mandorle”, un giardino in fiore, una gioia per la vista che stimola le papille gustative. Piccoli scrigni adagiati nella vellutata crema di zucca e formaggio tempestata dalla croccantezza delle mandorle. Il loro interno è un tripudio di gusto, la classicità della carbonara riletta e reinterpretata in una consistente fragranza speziata che ben si abbina al rosso “Terre” di San Leonardo 2014, taglio bordolese dalla personalità intensa ed elegante con profumi ampi di frutta rossa, prugne e spezie. Un vino ancora giovane ma dalla buona struttura.
Il percorso nell’isole dei sapori dello chef Sestito continua con il “Coniglio del Bleggio arrosto con lardo e rosmarino, topinambur affumicato e foie-gras”. Territorio ed inventiva in un piatto classico ed elegante che non tradisce le aspettative. Rispetto della materia prima esaltata dal rosmarino che dalle sue fibre giunge ai nostri sensi, e poi la nota affumicata del topinambur e la ricchezza del foie-gras stemperata dall’acidità della composta di mele renette. Ogni elemento è ben riconoscile e dona profondità alla composizione. Rilancio emozionale dato dal rosso San Leonardo 2013, rosso rubino ampio e dalla buona persistenza. Morbido, fresco, aromatico capace di evolversi nel tempo con grande raffinatezza.
Se ogni istante nel congedarsi da noi lascia al successivo il compito di gratificare i sensi, in questo caso l’estensione è una dolce pausa che sa di “Meringa, cioccolato al caramello e nocciole, sorbetto alle pere e fave di tonka”, tutte le sfumature della golosità sotto una copertura di cioccolato che rompendosi a suon di cucchiaio rilascia note accattivanti di un caramello mai stucchevole ma deliziosamente intervallato dalle nocciole e completato dalla freschezza del sorbetto.
Con la Grappa San Leonardo l’ultimo atto di una serata dall’atmosfera soft e piacevolmente armonica, tesa fra convivialità e piacere enogastronomico.
San Leonardo wine, Lido Palace Hotel, chef Giuseppe Sestito, come per dire l’eccellenza enogastronomica ha trovato la sua dimensione ideale.
Lido Palace Hotel
Viale Giosuè Carducci, 10
38066 Riva del Garda Trento
Tel. 0464 021899 – http://www.lido-palace.it
Tenuta San Leonardo
Località San Leonardo – 38060 Borghetto A/Adige – Avio (TN) ITALY
Tel +39 0464 689004 – Fax +39 0464 682200 – www.sanleonardo.it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(11/12/2017)
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1