Sanctissimus Riserva 2013. Dal vigneto più storico dell’Alto Adige, dove fin dal 1899 viti vigorose regalavano grappoli di eccellente qualità per vini supremi, oggi l’essenza del Pinot Bianco Kellerei St. Pauls. Un grande vino estremo e raro, nato dal coraggio e dal talento dell’enologo Wolfgang Tratter.
di Antonella Iozzo
St. Pauls – Eppan (BZ) – Il tempo è oro nasce Sanctissimus Riserva 2013, l’essenza del Pinot bianco Kellerei St. Pauls. Nettare di estrema raffinatezza presentato alla stampa venerdì scorso nell’ambito del Merano Winefestival. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, l’emozione del presidente Leopold Kager, del direttore Alessandro Righi e dell’enologo Wolfgang Tratter è palpabile. Suspense, attesa, trepidi momenti introdotti dalla fine persistenza della bollicina Praeclarus.
Il vino è il protagonista assoluto e il fil rouge di un piacere conviviale che tra sorrisi e curiosità accende il pathos in Cantina, luogo dell’evento.
Le parole del presidente Kager introducono l’enologo Tratter e il direttore Righi, alle loro spalle la storia della Kellerei St. Pauls, raccontata per immagini ed è semplicemente verità storica.
Dal vigneto più storico dell’Alto Adige vocato al Pinot Bianco, dove fin dal 1899, viti vigorose regalavano grappoli di eccellente qualità per vini supremi, l’essenza del Pinot Bianco oggi diventa Sanctissimus Riserva 2013. Un progetto di dieci anni intrapreso con passione e dedizione dall’intera cantina e dall’enologo Tratter, il cui intuito coniugato alla professionalità e ad una lungimirante visione ha avuto risultati sorprendenti.
Attenti studi e ricerche hanno confermato la storicità del vigneto che si presenta come una scultura della natura, dove linee e curve formano un anfiteatro spettacolare, conica espressività dalle ripide pendenze e la poesia muta improvvisamente in viticultura eroica. Pendii che suggellano la rarità e la particolarità, esposti verso sud, ai piedi della chiesetta di Sant’Apollonia e dal comune di San Paolo, microclima perfetto, terreno calcareo dell’epoca glaciale ed un età che riaffiora in ogni sorso. Unica vigna con viti centenarie dalla resa bassissima, 1899: vissuto, memoria, radici, origini, in gesti che ieri come oggi nascono dal cuore per divenire concretezza coadiuvata da menti aperte al futuro del vino.
Kellerei St. Pauls, questione di feeling con il terroir, ecco allora che l’unicità del terreno diventa armonica partitura orchestrata dall’interpretazione delle persone che vivono il luogo come espressione della propria entità e in ogni vigneto, in ogni filare, diventa simbolo, voce di una terra che incontra il mondo attraverso il suo frutto. Concept e filosofia aziendale in perfetta sinergia guidano la mano dell’enologo Wolfgang Tratter che sceglie di mantenere l’autenticità del vitigno autoctono per eccellenza dell’Alto Adige il Pinot Bianco con un affinamento in grande anfore di terracotta viva e non smaltata, un plus che regala al palato percezioni nuove e sottigliezze organolettiche da intenditore. Un viaggio nel tempo dal passato al domani mantenendo inalterato l’equilibrio con la storia.
La fascinazione è al culmine, ognuno di noi attende che il sipario si alzi, ma la teatralità giunge al suo culmino quando ci spostiamo due piani più sotto, nel cuore della Kellerei St. Pauls, dove grandi botte e barrique custodiscono l’anima del vino. Ed è qui che la scenografia esalta il prestigio della Kellerei St. Pauls, difronte ad una scalinata gremita di esperti, giornalisti e wine lovers, si alza il sipario su Sanctissimus Riserva 2013: l’etichetta si presenta come un prezioso bassorilievo in oro puro svettante il simbolo del supremo. Una visione d’impatto che riconduce al suo nome, per il quale è stata chiesta dispensa al vescovo. Splendori divini per desideri terreni che inebriano i sensi, la degustazione che segue ne è la conferma. Dal calice l’intensità si eleva in armonia, in sapidità, in equilibrio.
Incredibilmente pronto e capace di evolversi nel tempo, lascia al palato nuance di persistenza ed essenze assolute. Sensazioni dall’effetto setoso capace di regale l’allure di una sublima visione che sfiora la creazione.
Solo 1899 bottiglie come per riallacciare il dialogo silenzioso con l’attimo dal quale è nato il segno dell’evoluzione nel calice. È un attimo nel continuum del tempo che danza la sua essenza divenuta l’essenza del Pinot Bianco. Un grande vino estremo e raro, nato dal coraggio e dal talento.
La degustazione tecnica scivola immancabilmente dal celebrale all’emozionale e prosegue nella consapevolezza di aver assistito all’inizio di una nuova era per la Kellerei St. Pauls.
CANTINA PRODUTTORI SAN PAOLO
Via Castel Guardia, 21
39050 Loc. S. Paolo, Appiano sulla strada del vino BZ
Tel. 0471 662183 Fax +39 0471 662530
http://www.kellereistpauls.com/it
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(11/11/2015)
Articoli correlati:
Cantina St. Pauls, nell’origine la differenza
Wolfgang Tratter, l’enologo nel bicchiere
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1