Subida Sense. Dal bosco incantato la magia del gusto

Subida Sense. Accolti nell’allure del tempo la semplicità e la leggerezza culinaria dello chef  Alessandro Gavagna ci viene incontro. Autenticità, passione per il territorio e il piacere di condividere divengono esperienza unica.

di Antonella Iozzo

la-subida-caminoCormons  (GO) – La Subida, una storia di famiglia raccontata dallo spirito del luogo, una casa accogliente, calorosa, gourmet. Un posto magico a Cormons tra i colli goriziani, sul fondale di vigneti e macchie boschive. Cormons crocevia internazionale, terra di confine e di apertura verso nuovi orizzonti culturali, Austria, Slovenia, Italia, borderline di pensieri che flettono il sentimento e la verità emerge con forza in luoghi – espressione. È un viaggiare rimanendo ben ancorati a quel lembo di terra che continua a straripare nel cuore e nell’anima. È una voce silente, una materia spessa e allo stesso tempo sottile capace di diventare identità culinaria, senso dell’ospitalità, pulsione natura anzi sinergica armonia tra paesaggio e umana essenza, è La Subida.

La Subida, autenticità, passione per il territorio e il piacere di condividere divengono esperienza unica, magnificata da valori atemporali al servizio di un nobile desiderio: vivere insieme a ciascun ospite l’anima quotidiana della casa. È un continuo veicolare di emozioni e sensazioni da assaporare come istanti preziosi che Josko Sirk, la moglie Loredana, Mitja, Tanja e il marito Alessandro Gavagna, stella Michelin, rilasciano ogni giorno nel carattere unico della propria personalità.

La famiglia cresce insieme e insieme crescono le idee diventando sogni sul sentiero del reale. Sogni che esprimono il calore di casa, la quiete, la cucina, il comfort, la semplicità. La Subida non è un ristorante nel senso più comune del termine, non è un’osteria o trattoria come c’è ne sono tante, è la casa di famiglia, proiezione di un’emozione stratificatesi nel tempo in amore sincero e autentico. La Subida, è un mondo dove il cibo veicola umori e affetti, dove il soggiorno diventa esperienza multisensoriale, dove vivere a stretto contatto con la natura, è un viaggio cost to cost nel periplo della mente.

la-subidaLa Subida si lascia conoscere lentamente, ogni istante è rivelazione del sentimento, lo stesso con il quale lo chef Gavagna propone la sua versione di cultura del cibo e delle tradizioni. In ogni dettaglio la storia quotidiana racconta il vissuto e viceversa, è una sensazione avvolgente e intima che trasuda di tradizioni e sentimento. È come se il tempo si fosse fermato sull’orizzonte di una fiaba: tessuti, ceramiche, arredi, bouquet di rose su ogni tavolo creano la scenografia perfetta per un’entrata che cattura l’attenzione, quella di Tanja la padrona di casa.  Eleganza leggiadra e naturale dell’eterno femminino, una fata dal fascino quasi impalpabile. Tanja saluta gli ospiti, con il sorriso della grazia, introduce i piatti raccontandoli con estremo garbo, si muove con discrezione quasi una danza flessuosa tra la morbidezza di un lungo abito dalle linee morbide. Incorporea essenza, che trasmette il fascino misterioso del bosco e la sua poesia vitale. Tra le sale de La Subida, i colori pastelli dei muri seducono la vista e amplificano l’impatto sensoriale immergendoci nel vero spirito della “casa”.

Procurare piacere è il vero senso dell’arte dell’ospitalità e le persone che animano La Subida lo sanno bene, esattamente come Alessandro Gavagna, la stella Michelin, lo chef, il raffinato cultore dei sapori e della tradizione che ci introduce nel cuore dell’autenticità culinaria.

la-subida-internoSubida Sense. Accolti nell’allure del tempo
Subida Sense. Accolti nell’allure del tempo la semplicità e la leggerezza culinaria di Gavagna ci viene incontro: “Dadolata di Cervo e Salmerino con insalata di sclopit e asparago selvatico macerato con aceto e miele”, naturalmente con l’aceto di Sirk. Sorprendente delicatezza ed equilibrio in una fusion di consistenze che rinascono verve con l’asparago macerato.

La natura entra in scena con “Le Zucchine e i Fiori di Sambuco. Bocconcino di zucchine, gradevolmente croccante in sciroppo di fiori di sambuco. Anelli di cipolla dorati” morbido e croccante in un gioco di contrasti che scivola nella freschezza del sambuco e nella nota dolce della cipolla. Una cucina contemporanea quella di Gavagna che predilige i prodotti del territorio e la semplicità degli abbinamenti a vantaggio di un’armonia che valorizza il piatto.

Profumata e colorata vena creativa che esalti la vivacità dei sapori, è il caso dei “Fiori di Zucca e la Mela Seuka. Freschi fiori di zucca appena scottati, letto di peperone rosso, mela Seuka e kren”, tavolozza cromatica che rilascia tutto il sapore delicato e il profumo intenso della mela Seuka autoctona del Friuli Venezia Giulia, originaria della Slavia italiana. Un ventaglio di sensazioni dipingono la sospensione atemporale che nasce da ogni boccone, una tenerezza esaltata dalla nota decisa del peperone quasi al servizio della mela e del fiore di zucca.

la-subida-scoplitSubida Sense. Momenti indimenticabili per il lirico abbraccio della famiglia che continua a stillare amorevole musicalità tra gli ospiti. Eleganza informale e dettagli curati, incastonato l’elegia di una cucina delicata, leggera e fedele ai prodotti e ai produttori della zona. L’influenza della tradizione sfumata dalle diverse culture creano una sorta di contaminazione culinaria sapientemente orchestrata in accordi gourmet dal grande fascino. La vista anticipa il gusto e l’olfatto interroga la mente dinanzi a “L’aromaticità dello Sclopit fresco. Vellutata di sclopit, agnolotti di burrata e asparagi selvatici agrodolci”, bellezza evocativa in una composizione che sembra rievocare un’opera di Monet. Verde intenso come distesa di natura fremente che accoglie petali di bontà dalla profondità piena e appagante. E man mano che la vellutata si dirada petali  in fiore in pennellate artistiche sul fondo del piatto rivelano l’amore e la passione di casa per i piccoli dettagli. La tradizione avanza con “I Mlinci e l’Orto. Pasta fresca, leggermente abbrustolita, condita dall’orto. Dadolata d’ oca”, leggerezza poetica che racconta una fiaba di famiglia, parole che diventano sfoglia tirata sottilissima e poi abbrustolita, è il sapore del tempo che nel cestino di primavera sfuma le fragranze dell’orto, presentazione semplice e d’effetto che richiama il sorriso spontaneo del cuore.  Nel calice Carlo di Pradis, Scusse, macerazione sulle bucce per un dorato intenso, ottima corrispondenza naso palato, calda aromaticità mandorla e nocciola.

Intermezzo Subida Sense con rose che indossano lo charme e si aprono a nido per presentare “Il Sorbetto e l’Aceto di Casa Sirk”, deciso e fiero proprio come Josko Sirk. Non ama le mezze misura, non trascende della qualità, dalla semplicità dai valori veri, fedeli al tempo. Basta un assaggio, il palato rinasce insieme all’anima verso una nuova consapevolezza.

La passione trasforma l’intuizione in gusto
La passione trasforma l’intuizione in gusto, l’idea in canto della natura, è una sinergica combinazione di umori e identità che coinvolgono mente e cuore e immancabilmente accendono la passione dell’ospite. L’inconscio prende lentamente visione di un’esperienza totale, che partendo dal piatto giunge al cuore del luogo, un mosaico di terre che generano dialoghi, confronti, riflessioni in divenire. La consapevolezza diventa visione gastronomica e la realtà sapore in piatti come “Il Coniglio e il Dragoncello, l’Estragon della Mitteleuropa. Bianchissima sella di coniglio, al tegame, leggermente aromatica. Nido di purè”.

Materia prima e tecnica, mestiere di cuoco nell’artigianalità del gesto e ricerca di sapori. In controcanto “Il Cervo, la Trota e il Pistacchio. Filetto di cervo scottato alla brace, rosato. Le uova di trota e l’aroma dei pistacchi”, acuta sensibilità, naturale equilibrio, fantasia e tecnica, per un’armonica esplosione di sapori. la tenerezza sublime della carne, cotta alla perfezione, la sapidità delle uova di trota, l’aromaticità del pistacchio in un concerto di puro gusto. Il Rosso Riserva 2008, Renato Keber, è morbidezza vellutata, trama sonora profonda e materica. Il pre-dessert con fragole e crema di yogurt apre un nuovo capitolo per un lirico abbraccio dalla freschezza altamente gradevole

Subida Sense. Come in una favola la scelta del dessert si trasforma in un gioco, piccole installazioni ispirate dal libro dei sogni portano in dote romantici biglietti con i nomi di dolci tentazioni. La scelta decade sul “Dolce Fumare” sigaro di cioccolato con cuore morbido di caffè e gelato al tabacco, intensità che ci trasporta lontano e “Bocconcini di ricotta. Piccoli fagottini dorati in crema di sambuco e dragoncello”. Un mondo nuovo che profuma di antico che crea ritmo e apre il respiro.

la-subida-fienileSubida Sense per Subida days, ovvero, vivere la natura nelle sue più profonde sfumature attraverso un conutry resort che unisce relax, comfort ed essenza vitale nella magia dei boschi, tra i colli goriziani. Completamente immersi nel fascino del tempo ci si può abbondonare ai sensi tra la casa sull’albero oppure dormendo tra il fieno. Raccogliere il fiabesco e incontrare se stessi è possibile, basta saper ascoltare la poesia de La Subida.

Un rifugio dell’anima fuori dai soliti schemi. Subida Sense. Non dimore di lusso ma lusso del tempo tra il senso della vera accoglienza e la genuinità del sentimento, lusso di percepire la quiete musicale del paesaggio e la gioia nell’entrare in empatia con il battito, magari praticando sport, passeggiate a cavallo o semplicemente lasciare allo sguardo il compito di condurci nell’intimo del tempo.

La Subida
via Subida, 52 – 34071 Cormons (Go)
 Tel. +39 0481 60531 Fax + 39 0481 61616
http://www.lasubida.it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (02/06/2016)

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