Serata must La Tavolata Enogastronomica, la più bella tavola en plen air a misura di desiderio. Tra vedute da post card e scorci intrisi di ricordi e tempi passati, lo charme di una visione in bianco, la più lunga e affascinante tavolata.
di Antonella Iozzo
San Paolo -Appiano (BZ) – A San Paolo –Appiano, pittoresco borgo alle porte di Bolzano, la tradizione, l’identità, la storia si fondono in cultura enoica. È una fervida realtà che si eleva dalla terra è diventa flutti di vite in calice di vita. In una parola, vino che racconta la bellezza paesaggistica, il gesto e la passione dell’uomo, il territorio o meglio il terroir. Le settimane eno-culturali di San Paolo – Appiano raccontano tutto questo con eventi che animano la ridente cittadina e la collocano tra le più caratteristiche mete turistiche sulla Strada del Vino.
Wine, food, music e joie de vivre dal 23 luglio scorso come pennellate di vibrante vitalità culturale hanno danzato in calici di armonia che dal bianco al rosso passando per il rosé hanno reso magica l’atmosfera ogni sera. Sinergia di talenti e d’intenti che ha visto impegnate il Comune di Appiano, l’Associazione Turistica di Appiano, i commercianti, le Cantine, un’intera comunità in festa per celebrare il vino in tutte le sue forme in tutte le sue sfumature.
Dalla “Passeggiata del vino” durante la quale viticoltori e distillatori di Appiano insieme alla Cantina ospite, la Terlano, hanno presentato i loro vini e i loro distillati accompagnati dalle specialità sudtirolesi, all’arte con l’attrice Vera Lippisch di Monaco di Baviera e musicista Peter Riffeser, per uno spettacolo che rinsalda la piacevolezza di condividere momenti di autentica poesia e allegrezza cosmica. Momenti che diventano trend all’insegna dello Shopping con i piaceri dei vicoli di San Paolo, nato dalla collaborazione fra commercianti e gastronomi, sensation appeal tra sorrisi e tanta voglia di concedersi serene promanade al calar della sera.
People and events che si sono conclusi con la serata must “La Tavolata Enogastronomica”, la più bella tavola en plen eir a misura di desiderio. È l’impressione di un sogno che si avvera. Nel centro di San Paolo-Appiano, che lo chef stellato e pluripremiato Herbert Hintner, del ristorante Zur Rose, insieme alla moglie Margon e al suo team, tra vedute da post card e scorci intrisi di ricordi e tempi passati, lo charme di una visione in bianco, la più lunga e affascinante tavolata, un gioiello incastonato nel fascino del luogo si dispiega per metri e metri di scenografica messa in scena, un nastro di luce nell’aria che catalizza lo sguardo degli ospiti. Sotto l’attenta regia di Margon, che cura personalmente ogni più piccolo dettaglio, tutti i toni del bianco rinascono stile, buon gusto, eleganza. Dressed for the occasion giocato con un rigore geometrico che richiama pattern armonici e ornamenti assolutamente naturali come grappoli d’uva e tralci, assoluta raffinatezza per un centro tavolo che sembra tracciare una linea seduttiva per tutta la lunghezza del sogno… imbandito. Orchidee sensuali, preziose, eteree, sembrano quasi condurci in un percorso paradisiaco, lo sguardo rapito segue la nuvola di voluttà che si eleva dalla tavola per poi percepirne la grazia. Emozioni che ogni gentile signora a fine di serata, potrà portare con sé, un lirico omaggio che pone il ricordo in un incanto floreale che continuerà nella nostra dimora a suggellare l’istante vissuto. Una leggera brezza accarezza l’aperitivo, allestito nella piazza, proscenio della spettacolare serata.
L’eleganza sobria e il tocco glamour degli ospiti dona verve al new romantic dell’evento. Nei calici onde flessuose di passione enoica offerta dall’associazione produttori spumante metodo classico Alto Adige e i viticoltori di Appiano. Fresco bouquet e decisa acidità per lo chardonnay della Tenuta Donà, un controcanto alle tartare di manzo, fine perlage Praeclarus della Cantina San Paolo che sottolinea l’atmosfera, risveglio Arunda sulla bottarga con i pomodorini. Tra un assaggio e l’altro semplicemente live, smile e la ridente cittadina che pulsa di tradizione, di ospitalità, di calore. La festa ha inizio, la musica del quartetto di ottone Time4sax accende il ritmo e la freschezza dell’anguria con ricotta alle erbe scioglie l’armonia di un Kettmaier. Un piacere che in ogni sorso scivola in un party sulle rive del nettare di bacco, che dalle bollicine passa al Pinot Bianco della Tenuta Abraham o ai profumi dello chardonnay.
Le nuove danzano nel cielo blu, la location indossa la bucolica carezza dell’accoglienza, il territorio e tutto ciò che rappresenta esulta in vini eccellenti che accompagnano la cena. Intanto leggende e antichi saperi vengono impersonati dal guardiano dei campi o meglio dei vigneti, che con un fantasioso costume ci riporta indietro nel tempo. È la storia che ritorna, è il terroir che risuona la sua melodia più vera e autentica.
Il piacere del convivio incontra le forme gastronomiche dello chef Hintner, e la via en rose del gusto ha inizio con il “Tiramisù al Schüttelbrot con ricotta nostrana, insalata di campo e speck di contadino dell’Alto Adige”, freschezza e stagionalità compongono un rettangolo di morbidezza spennellata di verde in superficie, la delicata croccantezza dell’insalata e il gusto deciso dello speck si equilibrano in un omaggio alla tipicità esaltata dall’Alto Adige DOC Pinot Bianco Riserva Passion 2012, della Cantina San Paolo, sapida eleganza che spicca nel suo aroma floreale.
Prodotti del luogo, natura, semplicità da sempre le regole d’oro dello Chef, che conquista ogni ospite con creazioni curate e fortemente legate al territorio. La sua creatività è un inno alla vita che esalta e deborda il calice in abbinamento della seconda portata: “Salmerino della Val Passiria marinato in casa con panna acida e patate” ovvero sorsi di Alto Adige DOC Sauvignon Blanc Quarz 2012, della Cantina Terlano. Supreme corrispondenze in un musaico di sapori che esplodono al palato, la ricchezza del salmerino è mitigata dalla panna acida e al contempo eclissata in profondità dalla variazione delle chips, viola, bianca e una purea per bilanciare, la presentazione, un’opera astratta dove il ritmo dei colori e delle forme crea giochi di sospensione e di equilibrio. Intanto la mineralità del Sauvignon, è un intensa cadenza. È come se un violino vibrasse la melodia di un accordo giocato su una timbrica ben precisa, un allegro moderato e calibrato che seduce e rimanda a nuove avventure.
Il presidente delle Settimane enoculturali Andreas Kössler presenta i vini, in intermezzi di loquace comunicativa, fil rouge, la passione che ha accompagnato ogni attimo dedicato all’evento, ogni gesto mirato all’ottima qualità dei vini, ogni emozione filtrata dalla fatica, favoloso viaggio che ci ha condotti nella melodia di un quadro sonoro sotto il cielo di San Paolo-Appiano.
Una felice combinazione di ingredienti ridefinisce la semplicità genuina della terza portata “Uovo in camicia di galline allevate all’aperto con ragout di finferli”. Il rispetto per la natura è la nota dominante in questo piatto che eleva in vera prelibatezza profumi del bosco e prodotti sani e disarmanti come l’uovo. In abbinamento l’Alto Adige DOC Pinot Nero Riserva 2012 della Tenuta Stroblhof, elegante, speziato, rotondo.
Non è facile organizzare, cucinare, dirigere una cucina per più di 300 persone, l’abilità tecnica dello chef Herbert Hintner è sorprendete, preciso, puntuale, razionale e organizzatissimo detta i tempi alla sua brigata che lo segue con estrema professionalità. Qualità eccellenti anche per il servizio sotto le stelle che come comparse di un’opera si muovano seguendo ognuno il proprio ruolo.
Una serata teatrale che debutta grazie al lavoro dietro le quinte, di uomini animati dalla voglia di comunicare e condividere l’eredità storico-culturale della cittadina attraverso l’enogastronomia, simbolo d’identità ed espressione di territorialità. Sono molti per non dire l’intera comunità a orchestrare questa compagine di vita, vogliamo ricordare oltre, naturalmente, al Comune di San Paolo Appiano, al presidente Andreas Kössler, l’enologo della Cantina San Paolo Wolfgang Tratter.
Una nuova elegia si anima nella giovialità della serata, ospiti internazionali, appassionati, produttori della zona come Hannes e Margareth Pfeifer della Cantina Pfannenstielhof di Bolzano e produttori provenienti dalle zone più vocate come il Piemonte, hanno seguito il richiamo di un evento unico che dall’Alto Adige attrae cultori della cucina gourmet, dell’ottimo vino e del bien vivre in puro stile altoatesino.
Romanzi in un sol gesto che trasudano in creazioni tipicamente cariche di richiami del luogo come la “Sella di cervo in crosta di spezie, salsa al vino rosso e variazione al sedano” la buona consistenza della carne e la sua dolcezza si lascia abbracciare dalla crema di sedano per poi abbandonarsi alla salsa in un mix di aromaticità e spaziature che richiamano, immancabilmente, la corposità strutturata dell’Alto Adige DOC merlot-cabernet Cornelis 2012, della Cantina Colterenzio.
Ricami di dolci tentazioni entrano in scena con la “Pralina al cioccolato e cocco con zuppetta al lime e frutti di bosco” moderna inspirazione, sempre legata ad una forte componente tradizionale, capace di sciogliersi in fresca morbidezza con un tocco di acidità grazie ai frutti di bosco e all’energia vivace del lime. Cifra stilistica in perfetto accordo con l’Alto Adige DOC Gewürztraminer vendemmia tardiva Pasithea Oro 2013, della Cantina Cornaiano, ambra per una sensualità liquida che rilascia sentori avvolgenti, aromatico di nocciola che risuonano nel canto della luna.
Come in un dipinto di Claude Monet, la suggestione della più affascinante delle tavolate gastronomiche si sfuma nel blu profondo della notte, impressioni fuggevoli di una bellezza che si congiunge con il cielo, coinvolgimento empatico che accompagna il nostro rientro trasformandosi in emozione evolutiva scolpita in ricordo.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(30/07/2015)
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