The Leopard at des Artistes. Ospitalità e cucina italiana at its best

The Leopard at des Artistes, New York.  Un emozione dipinta tra pennellate di fugaci istanti rilasciati sui murales e veri e proprie espressione di gusto e sapore. Evocazione e visione che traducono l’arte dipinta in bellezza estetica e l’arte culinaria dell’Executive Chef Jordan Frosolone in sapori con un’anima. Memorabile esperienza multisensoriale.

di Antonella Iozzo

New York – Ospitalità couture, raffinata eleganza e cucina italiana at its best. The Leopard at des Artistes. Nuova luce su un luogo storico, iconico L’Hotel Des Artistes, il più grande edificio “studio” di New York, tra Central Park West e Columbus Avenue ideato come cooperativa di artisti e progettato da George Mort Pollard, nel 1918.  Nel 2011 Il Team de Il Gattopardo, ovvero, Gianfranco Sorrentino e sua moglie Paula Bolla-Sorrentino, interpretano i segni del cambiamento con un progetto che prevede una serie d’interventi conservativi che ridefiniscono l’affascinante allure d’epoca del ristorante, grazie al restauro degli storici murales.
Un microcosmo di espressività artistiche che compongono affreschi luminosi capaci di comunicare fascino del tempo e poesia. Un luogo ove tutto fluisce morbidamente in un connubio armonioso ed è qui che l’arte culinaria dell’Executive Chef Jordan Frosolone libra la sua musicalità infinita e conquista i palati più esigenti.

The Leopard at des Artistes, charme discreto ed emblema di heritage conferisce un solido valore al presente e al futuro che richiede uno sguardo al passato per percepirne nella profondità la sua vera identità. Nonostante il nome, l’edificio non è mai stato un hotel, ma i suoi servizi come il ristorante, i campi da squash, la piscina, un teatro e una sala da ballo lo rendono equivalente.
Molti dei suoi appartamenti hanno boiserie in stile rinascimentale inglese, soffitti con travi a vista e caminetti. Tra i più famosi residenti ricordiamo volentieri Isadora Duncan, il drammaturgo, scrittore Fannie Hurst, il sindaco di New York City John V. Lindsay, lo scrittore Alexander Woollcott e l’artista Norman Rockwell.

 

Storia, cultura, arte visioni sublimi che scorrono sotto i nostri occhi con la serie murales di “Scene fantasy con bellezze nude”, di Howard Chandler Christy, dipinti alla fine degli anni ’20 e completati nel 1935, quando Christy viveva a New York City e aveva il suo studio all’Hotel des Artistes.
Nove stupende evocazioni tese fra pennellate fluttuante impressioni dormienti tra le fibre della natura, nove murales olio su tela: alcuni montati su legno, altri direttamente sul muro come Ponce De Leon, Bird and foliage (Small insert above Ponce De Leon), The Parrot Girl, Fountain of Youth, The Swing Girls, Birds and foliage (Small insert to the left of The Swing Girls).

Era questa la scenografia suggestione di un luogo più unico che raro dove l’originario Café des Artistes era stato concepito per fornire pasti agli inquilini del edificio, i cui appartamenti spesso non avevano cucine. I tempi cambiano l’evoluzione incalza e il Café des Artistes cambia pelle e diviene uno dei ristoranti più leggendari di New York frequentato dall’alta società di New York, celebrità, artisti del Lincoln Center e personalità politiche.

Now, l’arte dell’ospitalità della Famiglia Sorrentino, diventa segno distintivo e le molteplici espressioni culturali dall’arte al gourmet intrecciano un dialogo virtuoso rendendo l’esperienza culinaria più emozionante e luminosa.

 

The Leopard at des Artistes, intimo e discreto, lasica che la sua carezzevole fascinazione fluisca liberamente in gesti di calda accoglienza che accolgono l’ospite sin dall’ingresso. In un ambiente moderno e informale dove l’arte crea il plus estetico, le creazioni dell’Executive Chef Jordan Frosolone entrano in scena esaltati da un servizio attento e cordiale.

Sono perle di un menu che esalta la verve mediterranea, la stagionalità e la freschezza degli ingredienti. Dalla “Tartare Di Tonno – Tuna tartare, figs, taralli Pugliese, vin cotto” che esprime ricercata semplicità nel delicato contrasto tra il tonno, eccellente, e i fichi e nonché equilibrio perfetto al “Polpo alla Griglia – Grilled octopus, rosemary potatoes, pistachio pesto” un elogio di fantasia contemporanea che esalta ogni singolo elemento.

Tutto è ispirazione e creatività, passione e tecnica, acuta sensibilità e genio figurativo. Qualità che lo chef Frosolone esprime con chiarezza gastronomica e consapevolezza in creazioni che creano anticipazione gustativa grazie ad una presentazione cauta nei dettagli, sintetica e armoniosa, senza ostentazioni.
I suoi piatti sono tavolozze d’autore tese fra vissuto e memoria in chiave moderna come lo “Sformato – Black truffle custard, kabocha squash purée, crispy parmigiano Reggiano”, deciso, cremoso, avvolgente. Una melodia infinita che rinasce ad ogni assaggio. Sorprendente come un souvenir d’Italie Il “Crostino di Animelle – Grilled sweetbreads, duck pate and black truffles on country bread”. Un gusto ricco, pieno che rimanda alla tradizione italiana con una nota voluttuosa che rende il croccante del pane sound capace di legare con la consistenza materia delle animelle e del paté nel mordente del tartufo.

 

 

Saggia evoluzione tra tradizione e modernità, libertà e razionalità. L’istinto culinario dell‘Executive Chef Jordan Frosolone è in costante movimento e rinnovamento. Caratteristiche legate ad una forte padronanza tecnica e ad componete tradizionale.
Ecco allora che i primi piatti a The Leopard at des Artistes sono un viaggio nella radiosità italiana riletta ogni volta con una cifra stilistica netta e precisa. Sono piatti dove si fondono consistenze diverse, leggerezza e sapore puro, autentico. Basta saggiare gli “Spaghetti al Nero di Seppia – Squid ink spaghetti, seafood ragù, semi-dried tomatoes”, semplice e dinamica espressione latina esaltata dalla fragranze del ragù di mare in sintonia con i pomodori secchi.
Una vera propensione al gusto che diventa imperante nelle “Pappardelle – Homemade pappardelle, braised duck leg, Parmigiano Reggiano”. Pasta fatta in casa dalla cottura e dalla consistenza perfetta che incontra l’anima soul del ragù d’anatra. Primi piatti esaltati dal Collio Pinot Grigio DOC 2020, Schioppetto, sapido e fresco, equilibrato e morbido.

 

È una cucina invitante quella del The Leopard at des Artistes, un viaggio nel viaggio dei sapori per scoprire l’abilità culinaria dello chef Frosolone e la sua interpretazione dell’italianità. Narrazione dolce e affascinante con gli “Agnolotti di Castagne – Chestnut and robiolina agnolotti, black truffle, brown butter” che librano la loro aurea delicata tra note intense e accattivante. Decisamente più mediterranei i “Ravioli alla Norma – Eggplant ravioli, cherry tomatoes, ricotta salata”. Qui il ricordo si fa gusto e le melanzane, la ricotta salata, i pomodori svelano la gioia dei sapori.

Si cambia registro con il menu dei secondi piatti e le Capesante – “Roasted sea scallops, squash, pancetta vinaigrette” fondono estro e intuizione nel segno della purezza. Le capesante divengono fonte d’ispirazione, la crema di zucca colore e la pancetta il trillo di una nuova visione gastronomica.

 

Supreme espressioni di arte culinaria con il “Maiale Arrosto – Roasted pork chop, porcini mushrooms, toasted hazelnuts, Marsala”. Scenografica presentazione che crea immancabilmente anticipazione gustativa. Tagliato al tavolo e un trionfo di gusto, un’apoteosi di armonia abilmente stratificata, ogni elemento ha il suo perché. È un susseguirsi di fragranze che intrecciandosi riaccendono gli orizzonti del gusto grazia al Marsala che ne veicola la loquace essenza. Nel calice il Rosso IGT “Villa Antinori” 2019, Antinori, luminoso e brillante, frutta rossa e notei speziate e cacao lo rendono intenso con trama tannica decisa e di buona persistenza.

Esplosione di sapori anche nei dessert e la “Torta Caprese – Flourless chocolate cake, candied pistachio, chocolate sauce” è piacere che si scioglie in bocca, soave e profondo cioccolato nella densità liquida della salsa che ammalia i sensi srotolando un notturno al chiaro di luna, senza dimenticare il tessuto ritmico dei pistacchi.

The Leopard at des Artistes, un emozione dipinta tra pennellate di fugaci istanti rilasciati sui murales e veri e proprie espressione di gusto e sapore. Evocazione e visione che traducono l’arte dipinta in bellezza estetica e l’arte culinaria dell’Executive Chef Jordan Frosolone in sapori con un’anima. Memorabile esperienza multisensoriale.

The Leopard at des Artistes
1 West 67th Street, New York, NY 10023
Phone: (212) 787-8767
https://www.theleopardnyc.com/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (30/11/2022)

 

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