Santa Maddalena wine, fresco, vivace, armonico, elegante, eclettico. Esattamente come le donne che lo vivono e lo interpretano con sorprendente autenticità e audacia.
di Antonella Iozzo
Bolzano – The Santa Maddalena’s Ladies, now una nuova vision entra nei calici e rilancia le mille e una potenzialità del Santa Maddalena. Un vino fresco, leggero eclettico che racchiude in se origine e tradizione, evoluzione e modernità, una sintesi armonica del carattere altoatesino strettamente legato alla sua identità, fortemente proiettato verso nuove prospettive future.
Il Santa Maddalena nasce dalle aree vinicole intorno alla città di Bolzano, dove le uve Schiava disegnano colline e pendii a nord di Bolzano. Sono vigneti per lo più storici che godono di una pozione privilegiata, e di un clima alpino- mediterraneo. Ed è proprio qui che si sviluppa la zona classica di produzione del Santa Maddalena che prende il nome dall’omonimo quartiere Santa Maddalena, ed in particolare ad una collina ai piedi dell’altipiano del Renon. Successivamente la coltivazione è stata ampliata alle zone Santa Giustina, Rencio, Coste e San Pietro.
Dal passato al presente il vissuto ispira la passione e innerva la cultura territoriale come senso del fare responsabile e concreto in una dinamica tutta al femminile. Il nuovo appeal del Santa Maddalena veste il fascino dell’intraprendenza in rosa, in sinergia con una innovazione coesa e competitiva che volge lo sguardo alle proprie radici per dare un solido valore al futuro.
Idee che prendono forma, progetti che diventano realtà e che il Consorzio per la Tutela della Produzione del Vino Santa Maddalena proietta in eventi capaci di potenziare e sviluppare la cultura del Santa Maddalena, vera e propria filosofa di vita. Concept che l’Evento “Un Divano fra le vigne del Santa Maddalena” svoltasi, presso la Tenuta Waldgries, ha declinato in lifestyle alternativo e coscienza del proprio ruolo, dell’essere identità in un espressività tutta al femminile. Donne che reinventano i canoni classici della cultura enoica e intrecciano la tradizione millenaria con una fresca vitalità che non è affatto pura testimonianza ma leva del cambiamento.
I vigneti della Tenuta Waldgries divengono palcoscenico d’eccezione, per una racconto al femminile, moderato Kathrin Werth (consigliera del Consorzio del Santa Maddalena), che di calice in calice flette la bellezza del paesaggio circostante, un’armonica partitura di vigneti che evidenziano la perfetta simbiosi di uomo e natura. Dolci pendii in una prospettiva data da terrazzamenti ordinati esprimono il carattere delle persone che gestiscono, interpreteranno e vivono questi particolari territori.
Questione di terroir da un punto di vista femminile come per dire, autoctoni e autentici con un pizzico di raffinata e sensuale diplomazia intellettiva. Un quid capace di esaltare al massimo livello vini fortemente espressivi capaci di esprimere al meglio le peculiarità del loro origini ma con un plus: il fattore cuore. Si, quel sentimento che rende ogni gesto, ogni decisione, ogni idea consapevolezza dell’essere vino per scelta e per dedizione.
Una mission che mogli, madri, figli hanno scelto con forza, coraggio e determinazione. Dalla terra hanno ereditato l’essenza della natura, dalla famiglia la passione, la dedizione, il valore dell’origine. Radici che s’innestano a nuove combinazioni di saperi per migliorare la produzione nelle varie fasi della produzione.
Ecco allora che nelle parole di Maria Romaner (Tenuta Gleifnerhof – socia di Cantina Bolzano). la più giovane di tre sorelle ad ereditare il Maso, sceglie di portare avanti la tradizione di famiglia lavorando in sintonia con il papà. Generazioni che s’incontrano e con-vibrano in una costante e proficuo dialogo che fluttua in sorsi di grande eleganza. È come prendere per mano la storia e stillarle il senso in un continuo emozionale coadiuvato dalla professionalità.
Sotto il cielo dell’Alto Adige, la natura diventa punta di partenza per il piglio lavorativo di Astrid Ramoser, Cantina Fliederhof che dalla terra riceve la linfa rigeneratrice e allo stesso dona il carattere dell’impegno e della passione.
Trait d’union di donne che celebrano il vino in ritratti di autenticità che invitano ad esplorare luoghi intrisi di vissuto, di antiche memorie che ritroviamo con note preziose di quotidiano. La stessa quotidianità che Judith Rottensteiner (Tenuta Hans Rottensteiner), Margareth Pfeifer (Tenuta Pfannenstielhof ) e la dinamica Katharina Martini (Tenuta Falserhof – socia di Cantina Bolzano) dedicano ad un mestiere che mentre lo svolgi insegna il rispetto e l’onesta intellettuale, l’importanza del tempo e della natura che con i suoi cicli ci regala la bellezza dei suoi frutti. Solo così può nascere una poesia liquida chiamata vino. E alla quale le donne del vino si rivolgono sempre più parlando il linguaggio del biologico e del biodinamico esattamente come Getrud Vogel (conferitrice di Tenuta Rottensteiner), vocata al contatto con la natura. Getrud per più di metà anno lascia la sua Svizzera per venire a vivere in Alto Adige prendendosi cura del maso Premstallerhof ed è qui che produce con grande entusiasmo la sua Santa Maddalena.
Generazioni che s’incontrano e che si fondono insieme all’amore per il territorio e la tradizione con occhio attento alle nuove dinamiche. Famiglie dedite alla cultura del vino come la famiglia Plattner di Tenuta Waldgries qui rappresentata dalla giovanissima Miriam. Un ‘adolescente in vigna fedele alla sua vocazione, e animata da grandi valori la sua breve esperienza, soprattutto, nei periodi estivi in vigneto, è stata fondamentale per far nascere il coraggio di una scelta: il vino come obiettivo, la sua natura come filosofia di vita.
The spirit of Santa Maddalena wine, fresco, vivace, armonico, elegante, eclettico. Esattamente come le donne che lo vivono e lo interpretano con sorprendente autenticità e audacia.
In equilibrio fra presente e passato the Santa Maddalena’s Ladies, seducono la platea del wine lovers e degli esperti di settori con interpretazioni capaci di emozionare anima e palato con feeling di fragranze create per passione in simbiosi con il territorio.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(07/10/2020)
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