Quando scopri di essere intollerante ti crolla il mondo addosso. Una volta informata, e con un pizzico di fantasia risorgi, la vita torna a sorriderti, stai bene perché mangi bene!
di Antonella Iozzo
Solare, vitale, sensibile. Tiziana Colombo vive appieno la vita nel segno del gusto e affronta il problema delle intolleranze con l’intelligenza e il sorriso. Il suo libro è una testimonianza di come si può rinascere attraverso una cucina sana e accattivante. Ouverture per un nuovo stilylife.
Tiziana colombo è l’autrice del libro “Nichel. L’intolleranza? La cuciniamo!”, come nasce l’idea di un libro sulle intolleranze alimentari?
L’idea nasce dalla scoperta dell’intolleranza. Erano anni che “convivevo” con una serie di malesseri di cui nessuno ne conosceva la motivazione. Sono stata curata per stress, asma, etc … Tutti effetti collaterali della mia intolleranza. Vista la difficoltà trovata nel risolvere questi miei problemi e vista la poca conoscenza degli effetti collaterali di questa intolleranza, ho deciso, seguita da uno staff di professionisti, di scrivere questo libro; una sorta di prontuario per chi è intollerante e no!
Essere intollerante cambia il modo di percepire la vita o il modo di vivere?
Inizialmente si. Scoprire di essere intolleranti soprattutto a così tanti alimenti, nonché a materiali comunemente utilizzati, crea panico e ti manda in sconforto. Ma è tutto l’inizio. Uno studio approfondito di quello che si mangia e una “rivoluzione alimentare” può sembrare sconvolgente, in realtà poi ti rendi conto che vivi bene e meglio.
L’intolleranza da nemica da combattere ad alleata, ci tratteggia il percorso?
Quando scopri di essere intollerante ti crolla il mondo addosso. Non sai da dove partire, i pasti diventano un incubo. Ti riduci a mangiare riso e carne di pollo per non incorrere nel problema. Una volta informata, e con un pizzico di fantasia sicuramente risorgi dal pessimismo iniziale e sei sempre più stimolata a scoprire tecniche nuove di cotture, alimenti alternativi e pur sempre buonissimi …. La vita torna a sorriderti, stai bene perché mangi bene!
L’intolleranza si può definire una malattia?
Assolutamente no! Se vissuta serenamente no!
Condividere questa realtà con altre persone dove conduce?
Sicuramente confrontarsi porta a scoprire quanti siamo e come ognuno di noi cerca di vivere nonostante il problema
Scrivere sulle intolleranze alimentari attraverso il cibo, usando quasi come parole gli ingredienti, cosa ha significato per Lei?
Ho capito che ogni momento drammatico della vita rappresenta un’occasione per mettersi in
gioco, per prendere coscienza dei punti forti del proprio carattere.
Che cosa vorrebbe comunicare attraverso il suo libro?
Che si può vivere molto bene anche avendo un’intolleranza, basta un po’ di buona volontà.
E attraverso la cucina cosa esprime Tiziano Colombo?
Il mio modo di essere. La mia fantasia e la voglia di aprirmi a 360° ad ogni nuova tecnica. L’innovazione senza dimenticare le tradizioni!
Dalla tavola ai fornelli, dal gustare al creare e realizzare ricette, cosa c’è di mezzo?
La cucina o la ami o la odi, e quando la ami non c’è niente e nessuno che possa indurti a rinunciarvi. In tutto ciò che faccio, anche durante il lavoro, trovo sempre un motivo e un’occasione per pensare a un piatto, a un ingrediente, a una ricetta. E il momento più bello è quando ciò che creo lo condivido con gli altri, trasmettendo loro la mia autentica passione.
Riscoprire il sorriso della vita … nel piatto, è possibile?
Cosa c’è di più bello di preparare un tuo piatto e di vederlo letteralmente divorato ricevendo mille complimenti!!!!
Il suo piatto preferito?
Sicuramente le mie lasagne .
Il piatto che ama preparare per i suoi ospiti?
E’ anche il piatto che amo preparare ai miei ospiti proprio per far capire che si può mangiare un piatto straordinario anche con le intolleranze … e alcuni fanno fatica a crederlo, ma alla fine del pranzo solitamente cambiano idea. Quando invito qualcuno per stare in compagnia preparo sempre dall’antipasto al dessert un menù che posso mangiare anch’io …
Tiziana Colombo oggi in tre aggettivi
Felice, serena, soddisfatta
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(19/07/2013)
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