Trofeo Schiava. Al Vigilius mountain resort, the Vernatsch Night una festa per celebrare la Schiava, un evento per rilanciare l’importanza dei vini identitari. Oggi la dodicesima edizione non solo conferma le potenzialità di questo straordinario vino ma amplifica le prospettive.
di Antonella Iozzo
Monte San Vigilius, Lana (BZ) – La Schiava un vino pop dal cuore antico. Schietto e sincero, vivace e conviviale esprime la tradizione, identifica il territorio. Autoctono dai tratti leggeri e fruttati è sempre stato il vitigno di riferimento nella viticultura altoatesina, un simbolo che esprime joie de vivre e semplicità, una storia che parte da lontano e che trattine nel suo carattere gioviale tante storie fatte di gesti e di amore per la propria terra.
Il Trofeo Schiava dell’Alto Adige nasce con l’intento di promuovere la Schiava di qualità. L’idea lanciata dal patron del vigilius mountain resort, l’imprenditore Ulrich Ladurner, ha riscontrato fin dalla prima edizione un riscontro eccezionale di pubblico e critica, insieme a Othmar Kiem giornalista enogastronomico con una grande passione per il Vernatsch e Günther Hölzl: negoziante di vini a Merano. Oggi la dodicesima edizione non solo conferma le potenzialità di questo straordinario vino, ma amplifica le prospettive raggiungendo una platea sempre più ampia, quasi a testimoniare come la comunicazione e la promozione abbiano colto nel segno. Incipit che ha portato a nominare per la prima volta l’” Ambasciatore della Schiava”, un titolo che riconosce e premia l’impegno di persone che al di fuori dell’Alto Adige hanno svolto attività di promozione atta a divulgare e valorizzare la Schiava, proponendola a nuovi palati. Una comunicazione sensoriale che inizia dal gusto per ampliare la conoscenza enoica scoprendo nuove sorprendenti realtà. Con il titolo “Ambasciatore della Schiava 2015” è stata premiata l’Enoteca Roscioli di Roma, la cui lista dei vini si distingue per l’accurata e ampia proposta di Schiava Alto Adige.
Martedì scorso al Vigilius mountain resort, the Vernatsch Night, una festa per celebrare la Schiava, un evento per rilanciare l’importanza dei vini identitari.
Tra natura e design, la convivialità ha danzato la sua più loquace essenza riversando nei calici il piacere Schiava e nell’aria il piacere del benessere, grazie alla quieta musicale che la location rilascia. Basta saperla ascoltare.
Vigilius mountain resort, un luogo con al centro il benessere psico-fisico dell’ospite, un rifugio dell’anima che si lascia vivere e vive nell’attimo in cui ognuno di noi coglie l’essenza.
Nei giorni precedenti una giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti provenienti dall’Italia e dalla Germania, in varie degustazioni ha selezionato tra 82 campioni le Schiave dell’Anno, in base alle varie denominazioni: Schiava di Caldaro, Schiava e Schiava Grigia, Meranese e Val Venosta, Santa Maddalena, e Schiava diversa che raggruppa vini di annate più vecchie e quei vini che non entrano nei schemi delle DOC.
I vini premiati
nella categoria AA Lago di Caldaro:
Alto Adige Lago di Caldaro classico superiore Greifenberg 2014 – Cantina di Caldaro
nella categoria AA Schiava e Schiava Grigia
Alto Adige Schiava Ebner 2014 – Tenuta Ebner
Alto Adige Schiava Grigia Selection 2014 – Cantina Cortaccia
nella categoria AA Meranese e AA Val Venosta
Alto Adige Meranese Partanes 2014 – Tenuta Partanes
nella categoria AA Santa Maddalena
Alto Adige Santa Maddalena classico 2014 – Franz Gojer, Glögglhof
Alto Adige Santa Maddalena Gröbnerhof 2014 – Erste + Neue
Alto Adige Santa Maddalena classico Pfannenstiel 2014 – Pfannenstielhof, Johannes Pfeifer
nella categoria Schiava diversa
Alto Adige Santa Maddalena classico Morit 2013 – Loacker
Alto Adige Santa Maddalena classico Antheos 2013 – Christian Plattner, Tenuta Waldgries
Anche i wine lovers hanno avuto la loro schiava sul podio proprio per sottolineare il sentimento di un vino che nasce quasi come vino dell’amicizia, del vivere in sintonia con noi stessi e ciò che ci circonda. Dopo varie discussioni ed assaggi la commissione ha fatto cadere la sua decisione sull’ Alto Adige Lago di Caldaro classico superiore Greifenberg 2014 – Cantina di Caldaro.
Diverse per carattere uniche per natura. Un piacere che si rinnova ogni giorno e se il Santa Maddalena spicca per le sue doti di pienezza, il Lago di Caldaro e i colli meranesi sono più morbidi e speziati al palato. Leggera e fruttata la Schiava Grigia, piacevole e armoniosa la Schiava diversa. Ad ogni gusto la sua Schiava protagonista assoluta della walking dinner. I nove vini premiati hanno accompagnato le creazioni culinarie dello chef Matteo Contiero presso il ristorante 1500 del Vigilius mountain resort, che si è trasformato in un palcoscenico del piacere, in un affresco contemporaneo dove tocchi di tradizione, di territorialità e interpretazioni personali sono state il controcanto al rosso vivace della Schiava, fluide pennellate capaci di cesellare la versatilità e la vitalità solare di questo vino. Smile, life, wine in una serata che elargito la bellezza dello stare insieme, ospiti, giornalisti, produttori in un dialogo sincero che intrecciando confronti e stili ha creato coesione sociale, in perfetto spirito Schiava. Leggera sospensione emozionale che si accorda al ritmo eclettico dei tempi moderni, come sottolineato dall’organizzatore del Trofeo Schiava Othmar Kiem, “La Schiava è un vino della tradizione che oggi è sempre più moderno per le sue caratteristiche di leggerezza e piacevolezza.”
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(21/05/2015)
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1