Vallepicciola, il valore aggiunto sono le persone, un team coeso e animato dalla stessa passione e dedizione: creare vini con un anima capace di raccontare il territorio e chi lo vive e lo coltiva, fulcro di un progetto in rete con il futuro, in armonia con la sua storia.
di Antonella Iozzo
Castelnuovo Berardenga (SI) – Vallepicciola, viaggio nella fascinazione del Chianti e nelle sue declinazioni. Ascoltare l’anima del paesaggio, percepirne la sua natura e la sua attitudine a regalare emozioni nel calice è un’esperienza interiore che ben presto si sviluppa in un progetto articolato e complesso quanto coinvolgente e vocato alla qualità enoica, la Tenuta Vallepicciola nel comune di Castelnuovo Berardenga, Siena.
65 ettari vitati come un’estensione armonica che abbraccia la vista e una lungimiranza di pensiero che prevede l’impianto di 40 ettari a breve. È un territorio particolarmente vocato, parte della tradizione e della cultura italiana. Ed è qui che l’Azienda Vallepicciola coltiva il vitigno autoctono per eccellenza il Sangiovese, destinato prevalentemente alla produzione di Chianti Classico, subito seguito da vitigni internazionali quali il Pinot Nero, il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Petit Verdot e lo Chardonnay.
Vitigni che planano le caratteristiche dei terreni collinari siti a sinistra del fiume Arbia. Un mosaico geologico e climatico che definisce l’unicità di un area, ecco allora che troviamo amalgami di argille, marne calcaree, marne bluastre, tufo, arenarie e sabbie. A ciascun vitigno la sua corrispondenza più affine. È un rapporto simbiotico che regala vini eleganti, complessi, unici, capaci di interpretare quel particolare terroir ed esprimerlo attraverso il gesto dell’uomo. E se l’autoctono sviluppa appieno la sua identità, i vitigni internazionali trasformano queste condizioni favorevoli in vini di carattere che rilasciano lo spirito del luogo facendo emergere la loro natura.
Vallepicciola, dai vigneti alla cantina, Armonia.
Dai vigneti alla cantina, Armonia. Chiave di lettura del concept Vallepicciola, tradizione, ricerca, tecnologia. Una sintesi al servizio della qualità e del territorio. Dinamiche che s’intrecciano con l’architettura della Cantina perfettamente integrata con il paesaggio circostante. L’architetto Margherita Gozzi sviluppa la struttura orizzontalmente seguendo le linee sinuose dei vigenti, ne risulta un corpo unico che abbraccia il panorama e allo stesso tempo ne è abbracciato grazie al movimento in curva dei vigenti. La scelta strategica del sito per la costruzione della Cantina è caduta su una conca naturale, il suo declivio è divenuto la cellula da dove scaturisce la teatralità armonica, strutturale e sintetica del progetto.
Circa 6.000 mq di Cantina come naturale piattaforma produttiva e tecnologica, si aprono nuove dimensione che valorizzano l’eccellenza enoica e mantengono inalterata la bellezza del territorio, equilibrio perfetto nello spazio di un’idea, leva per lo sviluppo e innovazione. Tutto accade seguendo i canoni della funzionalità, l’estetica s’integra allo sviluppo strategico del luogo e flette la sua essenza in soluzioni che ne determinano il carattere con due piani interrati, interamente dedicati alla diverse fasi di lavorazione: dalla fermentazione all’invecchiamento, dal confezionamento in bottiglia alla spedizione. Moderna essenzialità ed efficienza divengono alleate della produzione. È come se la libertà di interagire con i processi di trasformazione dell’uva in ogni momento fosse affiancata dalla linearità di una struttura comoda, funzionale, a misura di produzione. Il solo piano scoperto della Cantina si distende lungo il perimetro della collina anzi sembra quasi che lo rinsalda e lo completa. È una composita linearità ancora in fase di completamento che mantiene inalterato il valore di una idea: armonia, equilibrio, rispetto per la natura, qualità che ritroviamo in ciascun calice.
Una zona destinata al ricevimento, alla cernita delle uve, alle funzioni amministrative, commerciali e accoglienza. Work in progress tra creatività, funzionalità e ambientalismo costruttivo che fonde la natura della Cantina al senso dell’ospitalità. Wine hospitality che diventa esperienza, ricordo lastricato di sorsi di mondialità ed eccellenza. È come se il percorso all’interno della Cantina divenisse un vero e proprio wine tour, ecco allora che le uve come uniche protagoniste divengono materia, essenza e corpo nel riverbero dell’enologo. Ricerca, saperi, conoscenza e quel sentiment univoco che converge immancabilmente verso la voce del vitigno. La consulenza di Riccardo Cotarella ne estrae le fibre più intime per etichette che ne celebrano l’autenticità. Passeggiando lungo la fascinazione del luogo più intimo e suggestivo della Cantina, la sua barricaia, il silenzioso si tinge di rosso ed implode nella musicalità infinita di un processo che lentamente giunge al termine regalandoci vini simbolo di una Azienda vocata alla qualità.
Wine tasting lungo lo style inspiration Vallepiccola
Barricaia con parterre degustazione per un wine tasting che scivola lungo lo style inspiration Vallepiccola. Elogio all’integrità del vitigno alle sue cantieristiche intrinseche in una sinfonia concertante la bellezza e la lucidità di un pensiero che diventa massima espressione organolettica.
Vallepicciola, sorprendere è nella sua natura e non si tradisce con una degustazione che inizia con le note garbate ma con carattere del Lugherino 2018, Pinot Nero, Rosato, Toscana. Sarà la soffice pressatura, con gas inerte e ghiaccio secco, sarà il Pinot nero, in purezza o semplicemente il feeling tra tecnica e natura, ma ogni sorso rilascia freschezza e persistenza, un vino easy ma mai banale, floreale e conviviale.
Tutte le cadenze del Pinot Nero entrano in scena con Boscobruno 2016, Pinot Nero, Toscana. L’eleganza di una Lady che non scende mai a compressi. Note di frutti rossi piene e intense e con una progressione gustativa avvolgente che sembra non finire mai. È una classicità stemperata in moderna evoluzione che coniuga struttura e lucentezza nella setosità dei tannini che ritornano.
Vallepicciola Chianti Classico 2016, la forza dell’autenticità, la spiccata personalità, la profondità di un sorso largo e appagante. Acciaio e legno divengono alleati durate i processi di fermentazione e invecchiamento, il risultato è un vino elegante e legato al terroir.
Vini capaci di evolversi nel tempo nella lungimiranza di un gesto che collima con la passione. Legami fortissimi che disegnano l’impronta del Chianti Classico Gran selezione 2015. Vocazione Sangiovese forgiata in pulsazione Vallepicciola, vale a dire equilibrio ed eleganza per un rosso rubino intenso, di tannini decisi e dal rigore di un eleganza che richiede interazione dei sensi.
Quando la complessità diventa sostenibile leggerezza di un vitigno vinificato in purezza, e dal lunghissimo potenziale evolutivo, nasce Mordese 2016, Cabernet Franc, Toscana. Interpretazioni che rilanciano la cura per i dettagli e la finezza di gesti che colgono il valore del tempo.
Sinfonia Vallepicciola con un finale che si lascia ricordare, Quercegrosse, 2015, Merlot, Toscana. La sua natura vellutata, mai spinta all’estremo si srotola con sentori di frutti rossi e sensazioni speziate, una trama rotonda e suadente. Armonico, morbido, equilibrato e raffinato giunge all’anima al primo assaggio, per poi evolversi in una persistenza garbata e soul che danza con le sensazioni olfattive.
Il valore aggiunto della Tenuta Vallepicciola sono le persone, un team coeso e animato dalla stessa passione e dedizione: creare vini con un anima capace di raccontare il territorio e chi lo vive e lo coltiva, fulcro di un progetto in rete con il futuro, in armonia con la sua storia.
Vallepicciola
Strada Prov. 9 di Pievasciata, n. 21
53019 Castelnuovo Berardenga (SI)
Tel +39.0577.1698718
https://www.vallepicciola.com/index.html
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(23/05/2019)
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