Vinitaly 2018 un’estensione del proprio essere Italian Wine. Arrivederci al prossimo anno dal 7 al 10 aprile 2019. Da Verona al mondo e viceversa, non frasi ad effetto, ma effetto social che amplifica le dinamiche del vino in tutte le sue forme.
di Antonella Iozzo
Verona – Vinitaly 2018. The Wine, tutto il resto è relativo. Il mondo del vino si presenta, si mostra, s’interroga, nel respiro di una piattaforma internazionale. Una 52° edizione entusiasmante per produttori, visitatori, buyer, professionisti del settore. Vinitaly si nasce, internazionali si diventa e Vinitaly 2018 fra strategie progettuali e nuovi linguaggi di marketing e comunicazione hanno trionfato oltrepassando i confini con una sinfonia ben orchestrata in qualità, export, fashion, politica, cultura e tradizione.
128.000 visitatori da 143 nazioni, più di143.000 buyer esteri accreditati con un +11% proveniente dagli Stati Uniti, mercato n. 1 del vino italiano, subito seguiti da Germania, Regno Unito, Cina, Francia, Nord Europa, Canada, Russia, Giappone, Paesi Bassi. E’ un susseguirsi di numeri che traducono positività, impegno e la collaborazione dell’Ice. Il volto internazionale del Vinitaly 2018 si mostra anche grazie al consolidamento del ruolo b2b di Vinitaly per il quale il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, è visibilmente soddisfatto.
Vinitaly 2018 da Verona al mondo e viceversa, non frasi ad effetto, ma effetto social che amplifica le dinamiche del vino in tutte le sue forme redendo l’evento un momento d’importanza globale. Vinitaly da sempre tesse relazioni internazionali divenendo un focus d’interscambio culturale, non dimentichiamoci che il vino è anche cultura, esperienze, tecnologia, innovazione e storia. Si parte da qui per essere risposta concreta agli equilibri di un futuro sostenibile offrendo il giusto volano economico a ogni singolo produttore.
Vinitaly 2018 degustazioni, seminari, presentazioni, business e politica con leader di partiti sempre pronti ad essere protagonisti sui miglior parterre. E ovviamente non potevano rinunciare a Vinitaly 2018 per promesse, annunci e dichiarazioni sull’eccellenza della manifestazione. Settore importante, fondamentale per l’economia alla quale le dinamiche politiche ruotano intorno, a volte implodendo in capolavori d’artista che impennano i grafici, a volte esplodendo in vortici fuorvianti, ma è pur sempre il gioco forza della politica.
Parlare di vino può essere semplice ma anche estremante complesso per la sua natura multidisciplinare, perché il vino è lavoro, know how, vissuto, creatività e capacità competitiva delle aziende, business, coesione sociale, innovazione ed evoluzione. Un mondo poliedrico che si apre a Vinitaly 2018 creando sinergie che rilanciano l’immagine stessa del nostro Paese. Un Paese, dove la diversità è il plus di territori che esprimono nel calice il carattere, l’origine e l’impronta del produttore, come il territorio di Conegliano Valdobbiadene candidato a diventare Patrimonio Unesco.
Vinitaly 2018 riaccende l’orizzonte del successo e ne amplifica l’impatto con un crescendo qualitativo che non teme confronti. Oltre 4.380 aziende espositrici (130 in più dello scorso anno) da 36 paesi e più di 15.100 vini proposti tramite l’innovativo strumento della Vinitaly Directory online, in lingua italiana, inglese e cinese per favorire contatti commerciali tutto l’anno. È la storia del presente che sta già raccontando il futuro con soluzioni, strategie e imprinting economico che permette di pianificare rafforzando ulteriormente qualità e internazionalizzazione.
Vinitaly 2018 polo d’eccellenza che guarda lontano, investe e crea unione d’intenti per grandi obiettivi come la nuova iniziativa pensata per il mercato latinoamericano, è Wine South America, in programma a settembre 2018 nello stato di Rio Grande do Sul, in Brasile.
Vinitaly 2018, indice gradimento in salita e business positivo che premia e invoglia l’export. Chiusura di Vinitaly stimolante che premia il trend internazionale e le scelte lungimiranti e dal taglio decisamente glamour di Vinitaly and the City. Business in event and party out. Tra Verona, Bardolino, Valeggio sul Mincio e Soave, 60.000 partecipanti contro i 35.000 partecipanti dello scorso anno. è l’anima più pop del Vinitaly, quella che vuole l’altro lato del fare vino. È wine passion o wine love o forse semplicemente tanta voglia di condividere un successo cresciuto anno dopo anno grazie a VeronaFiere, produttori, professionisti Enti Istituzionali e tutti coloro che vivono il Vinitaly come un’estensione del proprio essere Italian Wine. Arrivederci al prossimo anno dal 7 al 10 aprile 2019.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(23/04/2018)
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