Vinitaly un appuntamento immancabile, una piattaforma promozionale senza uguali, un format sempre più business, un’edizione vivace, sobria, culturale.
di Antonella Iozzo
Verona – Si è concluso il 55esimo Vinitaly, con oltre 4mila espositori presenti e circa 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere, grazie soprattutto ai buyer esteri provenienti da 143 Paesi in primis gli USA.
Un Vinitaly sempre più dinamico e in versione business che punta ad una promozione del vino con maggiore coordinamento per ottenere migliori risultati.
Presenza importante e concreta di operatori, stampa e istituzioni, un riscontro apprezzato anche dalle aziende, ora si guarda al futuro. Prossimo step una piattaforma promozionale permanente in sinergia con i partner istituzionali per attrarre sempre più investimenti dell’incoming sull’Italia, e al contempo in grado di creare sempre Appel del prodotto italiano all’estero soprattutto negli dopo il successo ottenuto da Veronafiere in Brasile e Cina.
A parlare sono i numeri. I numeri della filiera che rivelano come il vino in pochi anni abbia assunto un’importanza strategica per il Made in Italy. Domanda in forte ascesa confermata dagli oltre 11mila appuntamenti pianificati tra espositori e buyer della piattaforma Vinitaly plus che si aggiungono a quelli fissati direttamente tra aziende e buyer. Si punta allo sviluppo del settore e quindi delle sue imprese, si rilancia con maggiore determinazione e con una solida expertise che valorizza il prodotto nel tempo.
Vinitaly con oltre 100mila mq di superficie espositiva tra padiglioni, tensostrutture e saloni professionali – Enolitech, Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers, e poi le aree tematiche: Vinitaly Bio; International wine hall; Vinitaly Mixology; Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata; Taste and Buy, il matching con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela; Tasting Express con le più̀ importanti riviste internazionali di settore. E ancora più di 80 le degustazioni iniziando dai Grand Tasting di Vinitaly.
Vinitaly un appuntamento immancabile, una piattaforma promozionale senza uguali, un format sempre più business, un’edizione vivace, sobria, culturale con i due capolavori in prestito dagli Uffizi “Bacco” di Caravaggio ed il “Bacco Fanciullo” di Guido Reni, esposti nello spazio del ministero.
Affluenza up che registra entusiasmo, difficolta vissute negli ultimi anni, down. Sempre più vocati all’export si vive il Vinitaly con una certa spinta propulsione che genera nuova linfa e nuova crescita poter avere un dialogo, un contatto diretto, face to face con i buyer internazionale è un plus non indifferente.
Il vino è italianità e Vinitaly parte da qui dal vigneto Italia per essere sempre identità, cultura, business e politica. Valori come terroir che confermano il legame con la nostra storia fatta di territorio, natura, entità un patrimonio culturale storico-artistico e paesaggistico che trasforma l’enogastronomia basta citare il Consorzio del Parmigiano Reggiano, nella massima espressione dell’italianità nel mondo.
Territorio italiano che parla da Nord a sud attraverso i produttori dalla Toscana con Fabrizio Pratesi all’Alto Adige con Elena Welch, dalla Valpolicella con Masi, Bertani, Farina, all’altro volto del Veneto con Bisol , Villa Sandi fino al Friuli Venezia Giulia e il suo variegato terroir come il Collio al quale il Consorzio nella sua nuova performance fatta di persone dedite a valorizzare le proprie origini con nuove energia e nuovo impulso per una promozione e comunicazione che coinvolga sia l’esperto di settore che il wine lover. Vinitaly, non solo vini ma anche spirits, un mondo in continua evoluzione che lo troviamo dal Gruppo Caffo, la storia, la tradizione, il presente nella lungimirante passione Caffo. Vecchio Amaro del Capo, Petrus, Borsci solo per citare alcuni dei Marchi , e poi il distillato per eccellenza la Grappa che ritrova nuovo appeal. Un interesse che indossa il look di sofisticati cocktail a base di grappa, come conferma Sebastiano (Nuccio) Caffo, Presidente del Consorzio Nazionale Grappa.
Vinitaly e Sistema Paese sempre più all’unisono per un viaggio unico e stimolante che porta il meglio dell’offerta enologica sui mercati globali.
Vinitaly, the big deal del vino traccia il suo itinerario da un padiglione all’alto, da uno stand all’altro a ciascuno il suo. Aziende, consorzi, realtà che guardano che vedono in questa edizione una sorta di rinascita e guardano con nuovi occhi il domani. Si è fiduciosi, si è positivi e prepositivi, si è realisti con l’economia che lancia le sue prospettive e la politica che ne ridisegna le rotte con nuovi progetti come promuovere il vino italiano salpando con l’Amerigo Vespucci. Un ambizioso progetto che vedrà il Veliero italiano più conosciuto da tutte le marine militari e Vinitaly salpare insieme per un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti, per promuovere le eccellenze del made in Italy. Dal primo luglio, per due anni, l’Amerigo Vespucci e Vinitaly, sigla la stretta collaborazione, la fattiva vicinanza i partner istituzionali potenziare l’incoming verso il nostro Paese. Un giro del mondo atto a valorizzare il vino italiano esaltando lo stile e il carattere dell’unicità italiana.
https://www.vinitaly.com/it/verona
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(06/04/2023)
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