Vinitaly and more. Una 54° edizione tutta di vivere

Vinitaly in rialzo con indice entusiasmo in forte crescita, dati che indicano come la ripresa 2022 per il vino italiano non può che ricominciare dalla 54° edizione del Salone del vino e dei distillati, VInitaly 2022.

di Antonella Iozzo

VeronaVinitaly una 54° edizione tutta da vivere. Dal 10 al 13 aprile, a Veronafiere, Verona, il vino è stato più che mai protagonista con i suoi produttori, esperti, buyer e wine lovers. Il mondo del vino ha dialogato e si è confrontato tra attualità, trend, tasting e tanta rinnovata passione.

E se il record dell’export 2021 e l’importante presenza di buyer internazionali, testimonia un interesse mai spento su ogni fronte e a tutti i livelli, Vinitaly si conferma la Fiera must per l’economia e lo sviluppo delle Aziende vitivinicole, un volano per il loro business.

Numerosissimi gli appuntamenti in calendario, convegni, conferenze, seminari, degustazioni come i “Grandi vini italiani by top enologi francesi” o l’omaggio al grande Veronelli con “Luigi Veronelli e i suoi tesori enologici”, degustazione di vini di vecchia annata provenienti da tutta Italia della leggendaria Cantina del Maestro.

Il vino incontra i sensi in padiglioni affollati, allestiti con grande attenzione. È una kermesse che traccia il suo itinerario regione per regione, dalla solarità siciliana all’iconica Toscana, dove tra Chianti e Brunello di Montalcino, troviamo i vini di Fabrizio Pratesi in Carmignano nel cuore della Toscana. I suoi vini decisi, intesi e dall’ottima persistenza come l’ultimo nato I Sassi di Lolocco, merlot in purezza, che si contraddistingue per i tannini morbidi e vellutati e per un’eleganza calda e appagante 

Un susseguirsi di declinazioni e di interpretazioni che traducono il territorio in massime espressioni qualitative come la Tenuta Cavalier Pepe, dall’Irpinia l’autenticità trova nuova voce nell’affinamento in anfore, nasce Appio, aglianico Irpinia Campi Taurasini doc 2017, produzione limitata e numerata. Un aglianico affinato in anfore e prodotto con uve provenite dalle vigne più vecchie, dalla forte personalità, un rosso dal sorso articolato, profondo ed elegante. Degustarlo è un’esperienza, viverlo insieme a Milena Pepe è un ritorno sui vigneti della tenuta, un sentimet che rimanda all’autenticità, concept della Tenuta.

Viaggio tra l’Italia del vino, passando da un padiglione all’altro si passeggia tra la fascinazione alpina dell’Alto Adige scoprendo vigneti scoscesi, clima mediterraneo, differenti terroir ed importanti escursioni termiche. È una terra dove il vino incontra il gesto dell’uomo e la passione la determinazione. Una lungimiranza che porta Cantine come Elena Walch, Manincor, Cantina Terlano ad essere riconosciute a livello internazionale e ancora Cantina Tramin, Tenuta Hans Rottensteiner, Franz Haas, Cantina Cortaccia e l’intero patrimonio viticolo altoatesino una realtà coesa e protesa verso il futuro.

Dal Trentino, dove basta un nome per rivivere la brezze delle bollicine Trentodoc, Cantine Ferrari, al Veneto con una suggestiva promenade tra bianchi e rossi. Le sempre iconiche voci dell’amarone Allegrini, Masi, Tommasi al vibrante, poliedrico e vitale mondo del Prosecco e non solo con Villa Sandi. Un nome, uno stile, sinonimo di eleganza e storia, origine e rispetto per il territorio. La Famiglia Moretti Polegato nella semplicità del loro essere ambasciatori del vino comunica la sua cultura, il suo essere che dialoga fra tradizione e innovazione. Una lungimiranza quella della Famiglia Moretti Polegato e di Giancarlo Moretti Polegato nobiltà d’animo e passione, che li ha condotti verso nuovi orizzonti con Tenuta Borgo Conventi, In Friuli Venezia Giulia e una intraprendenza che si apre sempre più averso nuove dimensioni come quella del Fresco Prosecco Doc Rosè Millesimato, albori contrastanti placati dalla piacevolezza di un sorso sincero ed easy.

Veneto che gioca in casa con un Vinitaly sempre più coinvolgente e stimolante e si dimostra sempre capace di attrarre e stupire con stand che si aprono amplificando gli spazi accogliendo con savoir-faire, un esempio? La Collina dei Ciliegi. Massimo Gianolli e il suo team sono una squadra che piuttosto che produrre vino produce la cultura del vino nella sua entità. Si parte del terroir, quella tavolozza sita nella Tenuta di Erbin in Valpantena (zona Cru della Doc Valpolicella) grazie a Christian Roger, vice presidente La Collina dei Ciliegi, membro permanente Grand Jury Européen du vin e Ad Vino & Finanza, e Lydia Bourguignon, consulente agronomo dei più importanti Chateaux francesi, impegnati a leggere in verticale il terreno e la sua storia con operazioni meticolose che hanno saputo interpretare le varie stratificazione del terroir. Solo così grandi vini stillano la loro poesia, nel calice il Ciliegio Amarone della Valpolicella 2017, e adesso non possiamo che attendere la nuova opera firmata La Collina dei ciliegi.

 

Partiture enoiche che si librano in sinfonie di vino italiano è il caso di Angelini Wines & Estates, già Bertani Domains, 6 cantine nel lirico accodo tradizione – innovazione. Dalla Toscana, tre differenti declinazioni di denominazioni di origine: Brunello di Montalcino in Val di Suga, Vino Nobile di Montepulciano nella Tenuta Trerose e Chianti Classico a San Leonino. Dal Veneto, Bertani l’unicità fattasi massima espressione di artigianalità e innovazione con l’Amarone della Valpolicella Classico e Valpantena. Dalle Marche, l’Azienda Fazi Battaglia per il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico. E a Romans d’Isonzo (GO) Cantina Puiatti con la sua Ribolla Gialla metodo classico, indossa un‘etichetta essenziale informale, dall’appeal moderno. Ideale per una vivace e loquace setosità perfettamente bilanciata, fresca e minerale. Dedicata alla convivialità, rilascia il piacere di scoprirla con abbinamenti easy e originali come la pizza focaccia di Renato Bosco.

Un Vinitaly che ha coinvolto le diverse realtà del territo, fra le quali non poteva mancare Signorvino La catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi, che oltre alla presenza in sala stampa con un corner dedicato e la personalizzazione dell’area, ha caratterizzato i tre negozi siti tra Verona e la Valpolicella con una serie di appuntamenti dedicati alla musica, ai libri e naturalmente al vino. In Fiera ogni regione è un richiamo dalla Calabria con uno stand Calabria Straordinaria suggestivo e luminoso che ospita una rinnovata energia nel comunicare e promuovere. Ed è qui che scopriamo l’Azienda IGreco di Cariati, vini dal carattere fiero e intenso che si lasciano ricordare come il Masino IGP Calabria. Un rosso deciso che sviluppa note armoniche e spaziate ed un finale persistente.

Vinitaly, la grande vetrina del vino internazionale continua a scoprire interessanti proposte e abbinamenti come le ostriche con le bollicine Montalbera. Degustazione con il Metodo Classico 120+1 ultima sboccata, Calypso Viognier 2021 e Calypsos Rosé 2021. Desideri che scorrono lungo le dinamiche di una competenza che non conosce pause quella di Franco Morando.

Dal Piemonte alla Liguria con i vini della Riviera Ligure, colline che si affacciano sul mare per un territorio che racchiude 25 piccoli produttori dediti a coltivare il futuro del vino. Sono calici di vini autoctoni che rilasciano tutta la dedizione del produttore, una qualità che si tramanda da generazioni e che ritroviamo nel   Vermentino Doc “I Muzazzi” dell’Azienda Agricola Calleri, Riviera Ligure Di Ponente, incontro di terra e mare che svela piacevolezza e freschezza, più strutturato aromatico e floreale il Vermentino Montenero, Azienda Agricola Ramoino, che non lasica spazio a incertezze.

Anche coi rossi la Riviera Ligure si lasica apprezzare con il Granaccia DOC, Innocenzo Turco. Freschezza bucolica leggermente minerale. Easy ma con il piglio imperativo ligure l’Ormeasco di Pornassio d.o.c. in purezza della Tenuta Maffone. Decisamente più strutturato il Rossese di Dolceacqua Serro de’ Becchi, sempre dell’Azienda Agricola Ramoino deciso, svettante, verticale quanto basta per farsi riconoscere e apprezzare.

Vinitaly, un viaggio nel mondo del vino che esplora nuovi territori per infiniti momenti di piacere sulle rotte del buon vivre. Nuove dimensioni che rivelano lo straordinario nel calice attraverso itinerari fuori dai soliti schemi, nasce la wine experience firmata MSC Crociere che debutta al Vinitaly presentando in collaborazione con Wine&Sea, la Wine Cruise. 8 giorni di crociera e un corollario dei migliori vini bianchi, rossi e frizzanti presenti sul panorama enologico italiano. Wine, event, atmosphere, l’arte della vino, l’arte di saperlo vivere, dove il cielo incontra il mare.

Un mosaico di emozioni che registrano le pulsazioni del presente nel mondo del vino, uno scatto del tempo che ha segnato questo Vinitaly con presenze record di buyers stranieri è infatti cresciuto, in fiera, il numero degli acquirenti professionali, soprattutto stranieri.

La forte presenza da sbocchi storici del vino made in Italy quali Usa e Canada seguiti da Germania, Regno Unito, Svizzera e mercati del Nord Europa dimostra come, nonostante la crisi geopolitica, il vino italiano continua a rimanere solido traghettando positività e fermento.

Vinitaly in rialzo con indice entusiasmo in forte crescita, dati che indicano come la ripresa 2022 per il vino italiano non può che ricominciare dalla 54° edizione del Salone del vino e dei distillati, VInitaly 2022.

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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (19/04/2022)

 

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