VINO – A Taste of Italy. Sabato scorso l’opening day alla presenza del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina che ha focalizzato l’attenzione su ciò che è e su ciò che rappresenta il mondo del vino: coesione sociale, dinamismo economico, innovazione e tradizione.
di Antonella Iozzo
Milano – All’ombra di un calice di vino, la storia dell’uomo ha scritto pagine di cultura ed evoluzioni, di tradizioni e civiltà. Splendori e decadenze dei secoli e nei secoli. Sorsi di autentica verità in mostra al primo padiglione dedicato al vino nella storia dell’esposizione universale. “VINO – A Taste of Italy”, un gioiello di cultura enoica dal design emozionale e dal concept innovativo per raccontare il mondo del vino dall’antichità ai giorni nostri. Attraversando le regioni italiane, interagendo con i gesti del produttore, vivendo i differenti vitigni si respira il senso di una realtà fatta di valori e autenticità, di espressività e identità.
Sabato scorso l’opening day alla presenza del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina che ha focalizzato l’attenzione su ciò che è e su ciò che rappresenta il mondo del vino: coesione sociale, dinamismo economico, innovazione e tradizione. Al padiglione del vino c’è in mostra l’Italia. L’Italia che esprime la bellezza del paesaggio vitivinicola, l’Italia dell’impegno, l’Italia che vince la sfida economica con oltre 14 miliardi di euro e più di 5 miliardi di export.
La forza del vino sta nel suo nascere dalla terra e rinascere dai gesti quotidiani dell’uomo realtà coesa e competitiva per uno sviluppo che guarda lontano e parte da lontano: dalla vite origine di un cammino nel percorso dell’uomo verso il futuro.
VINO – A Taste of Italy, è stato realizzato dal Mipaaf con Veronafiere-Vinitaly seguendo le linee di un Comitato Scientifico nominato appositamente. Vinitaly, la grande realtà italiana del vino, l’unica piattaforma di business e comunicazione, di cultura e marketing, d’incontri b2b e dialoghi internazionali, conosciuta in tutto il mondo, è l’artefice di un padiglione che attraverso l’Expo porta al mondo intero un grande valore italiano, come conferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere «Il Padiglione “Vino – A Taste of Italy” è un progetto che Vinitaly ha potuto realizzare su commissione del MIPAAF grazie ai suoi cinquant’anni di storia. È il punto di arrivo di decenni di esperienza maturata nel raccontare al mondo l’unicità del nostro comparto, sia a Verona che nei Paesi che costantemente tocchiamo con le nostre attività internazionali. Lo abbiamo però vissuto anche come un punto di partenza perché ci ha permesso in questi ultimi mesi, durante la promozione del padiglione stesso nell’ambito delle tappe di Vinitaly International, dirafforzare il messaggio e l’immagine di un’Italia che funziona …>>
Una vera e propria installazione dell’architetto Italo Rota, una performance di arte e suggestione con la quel il visitatore interagisce continuamente. È come entrare in un video di Bill Viola e respirarne la pulsione, il movimento, il carattere e il significato più profondo. Avvolti da un’illuminazione radente si entra nel vivo del colore: violacea fluida che si espande come una sinfonia di mosto e di vino, che fluttua alla nostra sinistra, mentre intorno parla il terroir nelle sue mille sfumature, e ad ogni terroir il suo vitigno. Da Nord a Sud da Este ad Ovest, ogni regione è un corollario di tipicità in bottiglia. Al centro l’arte contemporanea fa il suo ingresso con interpretazione originale dove estetica, concettualità ed estro con-vibrano di passione: nasce una vorticosa elegia alla vite, che culmina con il tappo delle bollicine e dal soffitto sembrano piovere calici per brindare all’arte del vino che ritorna vino in arte del cogliere il suo frutto più prezioso.
Da Enotria ai giorni nostri grazie anche al Museo del Vino Lungarotti di Torgiano che ha contribuito all’allestimento con vari reperti archeologici di tutte le epoche: come brocche e contenitori di oltre duemila anni fa ed esemplari rinascimentali settecenteschi, fino alle libere interpretazioni di artisti e designer novecenteschi e contemporanei.
Al primo piano del padiglione VINO – A Taste of Italy, 1.400 etichette esposte nell’Enoteca del Futuro, linee moderne ed essenziali custodiscono diademi italiani che il pubblico potrà degustare con ogni senso. Sarà come entrare nel multi sfaccettato territorio italiano e scoprire un patrimonio unico di 594 vitigni, di cui ben 544 autoctoni. Dimensione vino a 360° per carpirne la fascinazione storica, culturale ed economico, e al contempo sentire in ogni sorso la verità che madre terra insieme alla professionalità dei produttori hanno reso opera d’arte unica. Esperienze che rimarranno nella nostra memoria grazie anche alla Vinitaly International Academy, impegnata da sempre a far conoscere in tutto il mondo il vino italiano. E adesso che il mondo incontra EXPO2015, molte iniziative ed eventi speciali saranno il fil rouge che i visitatori potranno seguire per scoprire questo favolosa realtà chiamata vino.
«Il Padiglione>>, afferma infatti Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere <<è stato pensato proprio per parlare al pubblico che poco conosce questo meraviglioso mondo, soprattutto straniero, più lontano da noi non solo geograficamente ma anche come approccio e cultura. E se, come più volte abbiamo detto e condiviso, la conoscenza è elemento fondante anche per la crescita corretta e sostenibile del comparto in termini di business, metteremo a frutto nel corso di EXPO2015 anche tutte le importanti attività che abbiamo svolto nel tempo per portare delegazioni di operatori stranieri in visita… >>.
Nel corso dei diversi mesi di Expo sono numerosi gli appuntamenti che animeranno il padiglione sotto il segno, naturalmente, del vino e della gastronomia “Il vino nella tradizione gastronomica italiana” ovvero “Sei Viaggi nell’Italia del Vino”, curati dal Comitato Scientifico, presieduto da Riccardo Cotarella. Approfondimenti sulle diverse tematiche di settore, dalla produzione alla scienza, dalla salute alla sostenibilità focus per riflettere, stimolare, proporre soluzioni adottabili nel prossimo futuro. Esperti, critici, editori accompagnati dagli chef stellati Heinz Beck e Niko Romito saranno i protagonisti ed insieme i conduttori di un viaggio … nell’Italia del vino.
Prossimo appuntamento lunedì 25 maggio con la presenza ufficiale della Regione Veneto che inaugurerà il proprio spazio nell’Enoteca del Futuro, e l’inizio di un altro interessante ciclo, curato da Paolo Massobrio e Marco Gatti: “La Giostra dei Wine Bar” perché il business passa anche dalla cultura sfumata in bianco, rosso o rosé dalla sapienza di artigiani del vino e professionisti della comunicazione. Ogni lunedì degustazioni in terrazza dai migliori wine bar italiani selezionati dal Golosario, dai classici ai più trend, per una vera full immersion nel wine world italiano In programma anche numerosi appuntamenti realizzati con il supporto di Civiltà del Bere e Gambero Rosso.
VINO – A Taste of Italy, lasciati sorprendere dall’Italia nel calice, è il vino che telo chiede.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(24/05/2015)
Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1