Il mistero di Bellavista – L’arte moderna
Da: Il Mistero di Bellavista (1984) di Luciano De Crescenzo – Il professor Bellavista e i due amici/allievi, Saverio lo spazzino e Salvatore il vice-sostituto portiere, vanno a illa Pignatelli per un’esibizione d’arte contemporanea. Saverio e Salvatore fanno il loro primo incontro con i quadri di Fontana e Burri, ma soprattutto restano colpiti da un’opera del maestro della pop art Tom Wesselmann: l’interno di un bagno con tanto di lavabo, specchio e gabinetto. Usciti dal museo, i due dibattono a lungo su cosa si possa definire arte, finché Salvatore la spunta con una specie di apologo.
Un amico muratore, racconta, una volta trovò tra le macerie di una villa a Torre del Greco un quadro del pittore secentesco Luca Giordano, riconobbe che si trattava di un capolavoro, comunicò la sua scoperta e ci rimediò pure una mazzetta.
Ebbene: un muratore dell’anno Tremila che trovasse tra le macerie i resti dell’opera di Wesselmann, che cosa penserebbe? Direbbe che è un capolavoro, o nu cess’ scassato?
Sembra una conclusione qualunquista, ma badate, non lo è.
di Nicolamastro 5 – 2007-
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Redazione
(02/11/2012)
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